"A ripensarci, solo un incosciente poteva intitolare nel 1978 un suo romanzo L'amore borghese, in pieno post Sessantotto, con la borghesia fatta a pezzi e i sentimenti, a cominciare dall'amore, dileggiati o messi sotto le scarpe. Del resto, era vero: volevo raccontare la storia di un adulterio, descrivere una famiglia borghese proprio di quell'epoca, e i tormenti di uno scrittore che dalle strettoie palesi di quell'epoca voleva sollevarsi. Nelle interviste mi chiedevano: lei parla della borghesia? Sì, rispondevo, ma è così strano? Poi, con la sua recensione, arrivò Carlo Bo. Che scrisse: "L'abilità dello scrittore va colta nel confronto fra la mediocrità dei dati (adulterio, matrimoni, vita di scrittore) e il riflesso interiore delle conseguenti vicende. Il lettore, alla fine, ha qualcosa di molto più importante di un piccolo catalogo di notizie: ha cognizione di un sentimento capitale della vita... che è poi il mistero o quanto del mistero siamo in grado di cogliere"." (Giorgio Montefoschi)
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Theme
-
Collection
About the author
Giorgio Montefoschi
Giorgio Montefoschi è nato a Roma. Ginevra (1974) fu il suo romanzo d’esordio, cui seguì Il Museo Africano (1976). Tra le sue numerose opere ricordiamo: La casa del padre (1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011), La fragile bellezza del giorno (2014) e Il volto nascosto (1991, 2015) e Il corpo (2017).