«Ho scritto questo libro come un monito e un ammonimento, affinché l’Anticristo venga riconosciuto, in tutte le forme in cui si mostra». Così Joseph Roth introduce questo romanzo potente, scritto a un anno dall’esilio, nel 1934, quando ormai il nazismo è arrivato al potere. L’Anticristo assume volti allegorici indimenticabili: il Patriota, l’Antisemita, il Conducente delle scope. Su tutti domina il Signore delle mille lingue, magnate proprietario dei giornali del mondo. Al suo servizio il reporter J.R. visita i tanti luoghi in cui l’Anticristo imperversa: la Terra rossa dove due Scope (la Rivoluzione e la Ragione umana) hanno spazzato via Dio e la giustizia; la Patria delle ombre (Hollywood), l’Ade dell’industria cinematografica in cui gli uomini sono ridotti a fugaci parvenze. E poi ancora altre figure di un mondo raccapricciante permeato dal Male: miniere dove vivono operai incorporati nel carbone; fanatiche comunità religiose;
il dio di ferro del nazismo. Un romanzo irregolare, un’opera sconcertante per la potenza espressiva del linguaggio, il lucido presentimento degli orrori imminenti, la scandalosa attualità del suo j’accuse rivolto ai totalitarismi e a tutte le forme di ingiustizia sociale e razzismo che pervadono il mondo
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
168 -
Introduction author
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Preface author
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Translator
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Theme
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Collection
About the author
Joseph Roth
Scrittore e giornalista austriaco di origine ebraica, poi convertitosi al cattolicesimo. Autore di romanzi famosi in tutto il mondo, è stato uno dei grandi cantori della dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Con l’avvento del nazismo, nel 1933, fu costretto a emigrare e i suoi libri furono dati alle fiamme. Trascorse gli anni dell’esilio tra Parigi e innumerevoli viaggi in altri luoghi, fra cui i Paesi Bassi dove pubblicò molte delle sue opere. Castelvecchi ha pubblicato Autodafé dello spirito (2019), L’amicizia è la vera patria (con Stefan Zweig, 2019) e La quarta Italia (2020)..