Irene Brin, pseudonimo di Maria Vittoria Rossi (1911-1969), è stata scrittrice di costume e giornalista di moda. Icona di stile, fu esportatrice del made in Italy nel mondo e collaboratrice della leggendaria «Harper’s Bazaar», oltre che di numerose riviste italiane tra cui «Omnibus» di Leo Longanesi.
Morì ancor giovane, dedicando le ultime energie alla stesura de L’Italia esplode. Scritto per l’editore Immordino di Genova e da questi rifiutato, il testo è la cronaca di un anno – il 1952 – che vede una Roma povera e affamata aprirsi alla rinascita culturale, economica e sociale lasciandosi alle spalle le devastazioni della guerra e l’isolazionismo del Ventennio.
Il racconto ci restituisce i grandi personaggi dell’epoca con i quali Irene e il marito Gaspero del Corso, fondatori della galleria L’Obelisco, intrattennero rapporti di amicizia e collaborazione: l’editore Longanesi, che per lei inventò lo pseudonimo di Irene Brin, i grandi autori come Carson McCullers e Aldous Huxley, i fotografi Henry Cartier-Bresson e David Duncan, con i quali girarono il mondo scattando foto indimenticabili. La Brin ci introduce anche nell’ambiente del cinema attraverso gli incontri con Luchino Visconti, Silvana Mangano, Dino de Laurentiis, Ingrid Bergman, Jennifer Jones. E ancora, mese dopo mese, racconta la sua passione per l’arte, il rapporto con Salvador Dalí, la promozione all’estero di artisti italiani come Vespignani, Burri, Afro, Clerici, e quella contemporanea di artisti stranieri in Italia, quali Rauschenberg, Calder, Magritte e Tanguy.
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Yes -
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Italian -
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255 -
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