Parigi, maggio 2016. In un’ala blindata del Palazzo di giustizia, il giudice Alma Revel deve pronunciarsi sulla sorte di un giovane sospettato di essersi unito allo stato islamico in Siria. Abdeljalil Kacem è nato in Francia da genitori algerini, ha vent’anni, si è sposato con Sonia, una ragazza di origini portoghesi convertitasi all’islam, e con lei è andato in Siria. Pochi mesi dopo tornano in Francia dove vengono arrestati. Entrambi ammettono di aver sbagliato e giurano che sono scappati dopo essersi resi conto della brutalità dello stato islamico e perché lì, per loro e per il figlio che stava per nascere, non c’era posto. Chiedono solo di poter ricominciare la loro vita insieme. Tocca ad Alma, e al suo collega François Vasseur, decidere se Kacem dice il vero e può uscire di prigione o se, invece, li sta manipolando.
A questo dilemma professionale se ne aggiunge un altro, più intimo: sposata da oltre vent’anni con uno scrittore di successo ormai finito nel dimenticatoio, Alma da pochi mesi intrattiene una relazione con l’avvocato che rappresenta l’imputato. Tra ragione, diritto, dubbi e sentimento, le sue scelte rischiano di sconvolgere la sua vita e quella della Francia. Karine Tuil ci porta, passando per le battaglie della giustizia contro il terrorismo, nel cuore dell’animo umano, nei suoi recessi più oscuri, nelle sue indecisioni e contraddizioni, consegnandoci un’acuta quanto avvincente analisi della nostra contemporaneità e mettendoci di fronte alla violenza di cui è capace l’essere umano, ma anche alla bellezza e alla speranza per le quali sa mettersi in gioco.
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Italian -
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Karine Tuil
Karine Tuil è nata nel 1972 a Parigi. Con L’invenzione della vita (2015), finalista al premio Goncourt, e candidato al premio delle Lettrici di “Elle”, al Prix des Libraires e al Prix Interallié, ha avuto uno straordinario successo, affermandosi come una delle voci più interessanti della narrativa di oggi.
Nel 2016 ha pubblicato L’incoscienza (La Tartaruga, 2019), selezionato per numerosi premi tra cui il Prix Goncourt, il Prix Interallié e il Grand Prix du Roman de l’Académie française. Si occupa anche di teatro e cinema e collabora con diverse riviste, tra cui “Le Monde 2” e “Livres Hebdo”. Le cose umane è il suo undicesimo romanzo; vincitore del Prix Interallié e del Prix Goncourt des Lycéens 2019 è in corso di traduzione in 12 lingue e ha venduto oltre 300.000 copie in Francia. Da questo romanzo il regista Yvan Attal ha tratto l'omonimo film con Charlotte Gainsbourg, Matthieu Kassovitz e Pierre Arditi, selezionato per la settantottesima Mostra del Cinema di Venezia.