Albert Lautman traccia in questi tre testi minori, scritti in occasione dei due Congrès de philosophie scientifique (1935 e 1937) e due dei quali tradotti per la prima volta in italiano, le linee di un percorso di ricerca imperniato sulla necessità di una filosofia della scienza, e in particolar modo di una filosofia della matematica diversa, se non alternativa, a quella che stava per diventare la Standard View proprio in quegli stessi anni. Questi scritti riescono a dare una più adeguata rilevanza alla specifica dimensione spirituale della scienza e ad allargare così il campo della stessa filosofia della scienza, concepite anche come forma di resistenza contro ogni visione riduttivistica della conoscenza scientifica e di quella matematica in particolare.
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Original text
Yes -
Language
Italian -
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96 -
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About the author
Albert Lautman
(Parigi, 1908 – Camp de Souge, Martignas-sur-Jalle, 1944) Di origini ebraiche, è stato allievo di Léon Brunschvicg all’École normale supérieure di Parigi, amico del logico Jacques Herbrand e di alcuni dei fondatori del gruppo Bourbaki. Dopo aver studiato la matematica tedesca, è diventato aggregato di filosofia e ha pubblicato nel 1937 le sue due tesi di dottorato. Nel 1939 ha pubblicato Nouvelles recherches sur la structure dialectique des mathématiques, in una collana ideata insieme con Cavaillès e Aron e nel 1946 è uscito postumo l’ultimo suo lavoro, Symétrie et dissymétrie en mathématiques et en physique. Le problème du temps.