La teoria dei sentimenti morali di Adam Smith è un testo capitale per la storia della cultura. In quest’opera Smith non si limita a discutere alcune delle teorie più importanti dell’età moderna come quelle sull’immaginazione o sulla simpatia, già discusse da David Hume nel suo Trattato sulla natura umana. Egli elabora una concezione della morale inedita nel panorama filosofico, dove la relazione tra origine del giudizio morale, sviluppo del sé e condotta sociale diviene centrale per comprendere sia i termini in cui si concepiva il soggetto umano all’inizio della modernità, sia i termini del problema della relazione tra pensiero morale e teoria economico-politica della società. Il presente volume offre una nuova edizione del testo corredata da una traduzione condotta sull’edizione critica della Glasgow Edition, da un apparato critico di note, da una bibliografia aggiornata e da una nuova introduzione ragionata.
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Language
Italian -
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About the author
Adam Smith
Adam Smith (1723-1790) dopo aver frequentato l’Università di Glasgow, dove ebbe modo di seguire il corso di filosofia morale di Francis Hutcheson, e conseguito il titolo di studio, completò la sua formazione universitaria a Oxford. Negli anni successivi, tenne alcune conferenze a Edimburgo, dove strinse rapporti di amicizia con David Hume, protrattisi fino alla morte di quest’ultimo. Nel 1751 ottenne la cattedra di logica presso l’Università di Glasgow, dalla quale passò poco dopo all’insegnamento di filosofia morale, da lui mantenuto fino al 1763. Autore dal sapere enciclopedico, per il resto della sua vita Smith si contraddistinse per il suo ruolo di educatore, di consulente economico-politico e, soprattutto, di studioso, il cui sguardo fu capace di coniugare analisi economica, filosofia della storia e teoria morale nella comprensione del suo tempo.