Minima politica Sei lezioni di democrazia

Minima politica

Sei lezioni di democrazia

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In tempi di politica minima occorre ripartire dalle basi per ricostruire una conoscenza minima della politica

La Repubblica italiana, sorta dalle macerie della guerra e inserita da subito nel tessuto politico della tradizione democratica europea, vive momenti di grande confusione. Guerre di visualizzazioni e like su Facebook, baruffe senza costrutto nei talk show, scenette tragicomiche nelle austere aule di Senato e Camera. A questo ircocervo tra reality show e vaudeville siamo talmente assuefatti che ci sembra l'unico orizzonte possibile. La ragione sta nell'ignoranza diffusa e persino compiaciuta che pare essersi impossessata del discorso corrente. Tra l'ansia da sondaggio e il termometro ossessivo dei social network, viviamo un assetto da campagna elettorale permanente dove i politici possono dire tutto e il contrario di tutto, fiduciosi nella labile memoria storica del loro elettorato e nell'inerzia intellettuale dell'opinione pubblica che dovrebbe sorvegliare e in caso criticare. Però, chi ancora crede nella democrazia sa che è imperativo reagire all'attuale temperie di approssimazione, fumisteria e populismo. Che è necessario impegnarsi per pulire il linguaggio, per fare uso corretto dei concetti fondamentali, per comunicare insegnando e imparando, giorno dopo giorno. Con il cuore e la testa ai Minima moralia di Theodor Adorno, Gianfranco Pasquino impartisce sei nitide, ironiche, affilate lezioni sui nodi cruciali della politica contemporanea: i meccanismi elettorali, gli speculari spettri di governabilità e rappresentanza, il ruolo e i compiti delle istituzioni nella complessa architettura della democrazia, lo spauracchio degli eurocrati e il mito del sovranismo. Ripercorrendo la nostra complicata storia nazionale, ma attingendo dove serve anche agli esempi europei e internazionali, Minima politica racchiude e sprigiona il minimo di conoscenze che i cittadini devono acquisire per capire gli accadimenti politici e partecipare ogni giorno alla vita di questo confuso e malgovernato Paese.

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About the author

Gianfranco Pasquino

Gianfranco Pasquino (Trana, 1942), allievo di Norberto Bobbio e di Giovanni Sartori, è professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna. Associate Fellow alla Sais-Europe di Bologna, è stato direttore, dal 1980 al 1984, della rivista “il Mulino” e, dal 2000 al 2003, condirettore della “Rivista Italiana di Scienza Politica”. Ha condiretto insieme a Norberto Bobbio e Nicola Matteucci per Utet il Dizionario di politica (2016, nuova edizione aggiornata). Per Utet ha pubblicato anche La Costituzione in trenta lezioni (2016), L’Europa in trenta lezioni (2017), Minima politica. Sei lezioni di democrazia (2020) e Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana (2021).

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