Tra il 27 e il 30 settembre 1943 Napoli insorse nelle «4 giornate». Quel momento culminante era stato preceduto da tre anni di bombardamenti e violenze atroci che hanno lasciato un trauma profondo nella città. Oggi, a ottant’anni di distanza, la memoria di quanto avvenne allora sfuma sempre di più nel passato, anche per via di una certa retorica, che in maniera sempre più invasiva ha preso il posto dei ricordi vivi e delle enormi sofferenze patite dalla popolazione.
Napoli in guerra ripropone la prima parte del libro Guerra totale (2005), lavoro che Gabriella Gribaudi aveva dedicato allo studio dell’intero fronte meridionale della seconda guerra mondiale. Riproporre questo libro oggi, focalizzando l’attenzione sulla capitale del Mezzogiorno, assume un significato particolare e necessario.
Napoli è stata la città più bombardata d’Italia. È stata anche la prima città a insorgere contro i nazifascisti, benché nella storiografia resistenziale e di guerra venga spesso trascurata. Tuttavia, raccontare la guerra e i bombardamenti, in una storia «dall’alto», è solo una delle due possibili prospettive: quella che racconta i piani di battaglia, le strategie militari, gli ordini impartiti dai comandi militari, gli attacchi e le ritirate. L’altra prospettiva, quella «dal basso», è raramente indagata, e riguarda la popolazione, le persone reali, quelle che i bombardamenti li hanno subiti sulla loro pelle.
Attraverso l’analisi della documentazione militare e degli archivi locali e internazionali e, parallelamente, attraverso le testimonianze e le memorie individuali e familiari, questo libro raccoglie il racconto di una città in guerra da entrambe le prospettive, restituendo centralità al trauma profondo subito da Napoli nel triennio 1940-1943.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Original language
Italian -
Publication date
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Page count
320 -
Theme
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Collection
About the author
Gabriella Gribaudi
Gabriella Gribaudi ha insegnato Storia contemporanea e Storia e memoria presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha lavorato sulla storia sociale e sulla memoria della seconda guerra mondiale e delle catastrofi naturali. Da una prospettiva di storia sociale ha anche affrontato lo studio del crimine organizzato. Si è occupata di temi metodologici quali le relazioni fra storia e scienze sociali, fra memoria e storia. Tra i suoi più recenti volumi: La memoria, i traumi, la storia. La guerra e le catastrofi nel Novecento (2020), Combattenti, sbandati, prigionieri. Esperienze e memorie di reduci della Seconda Guerra Mondiale (2016), Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale (a cura di, 2003). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato: Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44 (2005, con cui ha vinto il premio Napoli per la saggistica) e ha curato Traffici criminali. Camorra, mafie e reti internazionali dell’illegalità (2009).