
David Levi Strauss firma un saggio lucido e conciso che esplora la relazione tra verità e medium fotografico. Prendendo avvio dall’assunto secondo cui “basta vedere per credere”, Levi Strauss esamina la figura di san Tommaso nei Vangeli, il rapporto tra fede e Sacra Sindone - per alcuni studiosi la prima immagine protofotografica della storia -, i contributi sul tema di critici e filosofi quali Walter Benjamin, John Berger e Roland Barthes.
Uno spazio importante è inoltre dedicato agli scritti di Vilém Flusser e alle sue “immagini tecniche”, all’intreccio tra magia e tecnologia, mentre l’ultimo capitolo riflette sulla contemporaneità: in un mondo popolato da deepfake, in che modo è mutata oggi la relazione tra fede e fotografia? È ancora possibile credere alle immagini?
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
90 -
Theme
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Collection
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Series
About the author
David Levi Strauss
David Levi Strauss scrive per le riviste Artforum, Aperture, The Nation e The Brooklyn Rail. È stato uno dei fondatori di acts: A Journal of New Writing (1982–90). Insegna al Center for Curatorial Studies del Bard College (Annandale-on-Hudson, New York) ed è responsabile del dipartimento di Teoria e critica d’arte della School of Visual Arts di New York. Suoi saggi sono stati pubblicati in monografie di numerosi artisti. In Italia è stato tradotto il saggio Politica della fotografia (con un’introduzione di John Berger, Postmediabooks, 2007).