Non è detto che le scelte avvengano sempre e solo tra termini esclusivi l’uno dell’altro; si danno anche opzioni tra dimensioni che possono conciliarsi. Liliana Segre, in senso diverso Antonia Pozzi, taluni tra quanti ho riunito sotto il titolo di “Cristianesimo profetico” si sono trovati di fronte ad aut aut che mettono in gioco decisioni che impegnano valori “ultimi”, morali, etico-politici, esistenziali: senso e non senso, empatia ed estraneità, coinvolgimento e indifferenza, qualità del vivere e del morire. Possono per converso, e talvolta devono, fecondarsi a vicenda doti umane e abilità tecniche, professionalità ed empatia, bello e non bello, musica e filosofia, meditare e agire. Quali si ritrovano nei capitoli dedicati a eventi estetici e artistici. Somiglianze delle scelte: un ossimoro che è falso.
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Italian -
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About the author
Gabriele Scaramuzza
Gabriele Scaramuzza è nato a Milano nel 1939; si è laureato a Pavia. Ha insegnato Estetica a Padova, Verona, Sassari; da ultimo all’Università degli Studi di Milano. Si è occupato di estetica fenomenologica (Le origini dell’estetica fenomenologica, 1976), con particolare riguardo alla “scuola di Milano”: Antonio Banfi, la ragione e l’estetico, 1984; Crisi come rinnovamento, 2000; L’estetica e le arti, 2007; Estetica come filosofia della musica nella scuola di Milano, 2009. Ha compiuto ricerche sul tema della “morte dell’arte”, cui si connettono l’attenzione all’estetica delle situazioni estreme, al problema del brutto e del melodrammatico (Il brutto all’opera. L’emancipazione del negativo nel teatro di Giuseppe Verdi, 2013). Ha deciato numerosi studi a Kafka (Walter Benjamin lettore di Kafka, 1994; Kafka a Milano. La città, la testimonianza, la legge, 2013). Sono infine usciti nel 2017 Incontri. Per una filosofia della cultura, e gli scritti autobiografici: In fondo al giardino. Ritagli di memorie, 2014 e Un’insostenibile voglia di vivere. Frammenti di memorie e riflessioni, 2017.