Abbiamo un legame di fiducia con la terra che ci sostiene nella vita quotidiana e ci permette di conoscerla. Possiamo parlare autenticamente della terra solo dall’interno di questa relazione reciproca, sottraendoci al dispositivo soggetto-oggetto. L’intenzione del libro è di dare spazio ad alcune questioni del dibattito ecologico attraverso il ragionamento filosofico che ci aiuta a trovare strade non convenzionali per esprimere il legame con la natura. Sentire ed esprimere la natura: questo è un circolo che coinvolge esperienza, trasformazione soggettiva sessuata, linguaggio storico-politico. Nel sentire gioca il lato inconscio della nostra relazione con il mondo naturale. Un inconscio non rimosso che orienta l’esperienza. Quando vivere il mondo si intensifica nel sentire, allora avvertiamo che la natura, che ci avvolge e avvolgiamo, è eccedente il patto storico linguistico che rinnoviamo parlando. La scommessa filosofica e politica è di trasformare la lingua per dare spazio a tale esperienza. Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, María Zambrano, Maurice Merleau-Ponty fanno da guida in questo percorso.
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Original text
Yes -
Language
Italian -
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About the author
Chiara Zamboni
Chiara Zamboni insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Verona. Da più anni si occupa di pensiero femminile e ha dato vita con altre alla comunità filosofica Diotima. Tra le sue ultime pubblicazioni: Pensare in presenza. Conversazioni, luoghi, improvvisazioni (2009), e la cura di L’inconscio può pensare? Tra filosofia e psicoanalisi (2013), di Una filosofia femminista. In dialogo con Françoise Collin (2015) e di La carta coperta. L’inconscio nelle pratiche femministe (2019).