«Socialista Salvemini? Senz’altro. E fino all’ultimo. Ma un socialista un po’ particolare (come molti, del resto, di quella generazione): antico e moderno insieme. Un socialista percorso da sensibilità moderna e un moderno che aveva ancora attivo il ricordo dell’antico. Questo fu Salvemini. Noi non sappiamo se il moderno fosse più grande dell’antico. Certo ce lo sentiamo più vicino». Nel 1947, quasi alla fine della sua vita, Gaetano Salvemini annotava così nel suo diario: «Ormai credo solo nel Critone e nel Discorso della Montagna. Questo è il mio socialismo e me lo tengo inespresso nel mio pensiero, perché ad esprimerlo mi pare di profanarlo». Diceva la verità, certo. Ma non tutta la verità. Salvemini rifiutò sempre di irrigidire il suo pensiero in sistemi ideologici compiuti e definitivi, tuttavia alcuni motivi della dottrina socialista non smisero mai di risuonarvi dentro. Il socialismo di Salvemini non fu cosa effimera, di breve durata, un’infatuazione giovanile, insomma. Contrariamente a un filone interpretativo di copiosissima vena, Gaetano Pecora contesta infatti la tesi secondo cui la storia della vita di Salvemini sarebbe divisa in due fasi: prima, il socialismo della giovinezza; poi, qualcosa di diverso, il liberismo per alcuni, la democrazia radicale per altri. E invece non di distacco netto, non di cesura si tratta, perché nel temperamento di Salvemini l’idea socialista lampeggia, se pur a tratti, fino all’ultimo. Talora confluendo con coerenza nei modi e nelle idee dell’età adulta, talaltra (e più spesso) contaminandosi con verità nate sotto cieli diversi e acquisite in momenti successivi. Da qui l’indole contrastata di un maestro ricchissimo di insegnamenti, che tuttavia proprio per l’ampio raggio dei suoi pensieri sfugge alla presa di definizioni troppo perentorie e, nel caso del socialismo, sempre un po’ frettolosamente riduttive.
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Yes -
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Italian -
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224 -
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About the author
Gaetano Pecora
Gaetano Pecora è ordinario di storia delle dottrine politiche. Insegna all’Università del Sannio e alla Luiss. Collabora con il Domenicale del «Sole 24 Ore» e dirige l’«Archivio storico del Sannio». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: Socialismo come libertà. La storia lunga di Gaetano Salvemini (2012; Premio Giacomo Matteotti); La scuola laica. Gaetano Salvemini contro i clericali (2015); Carlo Rosselli, socialista e liberale. Bilancio critico di un grande italiano (2017); Il lumicino della ragione. La lezione laica di Norberto Bobbio (2021; tradotto in Brasile nel 2023).