L’Europa rappresenta da almeno tre generazioni un sogno di pace, benessere, solidarietà e democrazia post-nazionale. Eppure, dallo scoppio della crisi del 2008 in poi, la gestione dell’UE ha assunto dei tratti quasi da incubo, dando man forte all’avanzata dei movimenti euroscettici in tutto il continente. Le procedure democratiche hanno lasciato il posto al “diritto d’emergenza”, sempre più decisioni sono state prese dai capi di Stato e dalla Troika, che ha imposto a tutti i paesi in difficoltà le famigerate misure di austerità. Partendo da questo quadro, i due autori riportano il dibattito che ha avuto luogo soprattutto in Germania, dando voce alle proposte per un’Europa diversa di intellettuali quali Habermas, Streeck, Beck, Balibar, Offe e Bauman, ma accogliendo anche le istanze dei movimenti sociali, ai quali attribuiscono un ruolo chiave nella spinta al rinnovamento europeo. L’obiettivo è l’abbandono del nazionalismo e il rafforzamento del potere democratico sovranazionale. In altre parole, salvare il sogno e dargli concretezza.
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Language
Italian -
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177 -
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About the author
Giovanni Bronzini
Magistrato e consigliere presso la Corte di Cassazione, membro del Comitato scientifico della Fondazione Lelio Basso. Tra le sue pubblicazioni,I diritti del popolo mondo (Manifestolibri 2003) e Reddito di cittadinanza (Edizioni Gruppo Abele, 2011)
Giuseppe Allegri
Ricercatore, consulente e docente in Scienze politiche e giuridiche presso La Sapienza di Roma, Scrive per il quotidiano «Il Manifesto» ed è uno degli animatori del blog www.furiacervelli.blogspot.it. Tra le sue ultime pubblicazioni: La transizione alla Quinta Repubblica (Aracne, 2013) e Le due Carte che non fecero l'Italia (Fefè editore, 2013).