Un amore ad Auschwitz Edek e Mala: una storia vera

Un amore ad Auschwitz

Edek e Mala: una storia vera

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Edek e Mala: un giovane prigioniero politico polacco e una ragazza ebrea bella e vitale s'innamorano nel campo di sterminio di Auschwitz. Mala Zimetbaum ha fascino, carisma, cultura - conosce molte lingue e per questo viene scelta dalle SS come interprete e traduttrice - oltre a essere una donna di grande generosità, di cui dà prova aiutando in ogni modo le compagne di prigionia. Anche Edek, Edward Galin¿ski, è una persona fuori dall'ordinario: tra i primissimi deportati di Auschwitz-Birkenau, incarcerato meno di due mesi dopo l'apertura del lager voluto da Heinrich Himmler, Edek ha visto nascere e crescere la macchina del genocidio ma non si dà mai per vinto. Nel 1944, sebbene il Terzo Reich si avvicini alla sconfitta, nei campi di sterminio il massacro continua a pieno ritmo. Il 24 giugno, Mala e Edek riescono a fuggire grazie a un travestimento: comprando l'aiuto di un ufficiale nazista Edek recupera un'uniforme da SS e, con Mala vestita da prigioniero, esce dal campo esibendo un permesso falso. Purtroppo il loro sogno di libertà naufragherà presto: ricatturati sul confine polacco, in circostanze ancora oggi non del tutto chiare, Edek e Mala vanno incontro con coraggio al loro destino. Una favola «senza lieto fine, come talvolta accade alle favole vere». Una storia d'amore dai contorni leggendari, inspiegabilmente e ingiustamente dimenticata, che la giornalista Francesca Paci ricostruisce per la prima volta in tutti i suoi aspetti grazie a fonti attinte dall'archivio del museo statale di Auschwitz, documenti dell'epoca e testimonianze dirette dei pochi sopravvissuti.

«Con il consueto approccio rigoroso, documenti, testi, scrittura alta, equanimità, Francesca Paci strappa all'oblio Mala ed Edek.» Gianni Riotta, La StampaEdek e Mala: un giovane prigioniero politico polacco e una ragazza ebrea bella e vitale s'innamorano nel campo di sterminio di Auschwitz. Mala Zimetbaum ha fascino, carisma, cultura - conosce molte lingue e per questo viene scelta dalle SS come interprete e traduttrice - oltre a essere una donna di grande generosità, di cui dà prova aiutando in ogni modo le compagne di prigionia. Anche Edek, Edward Galin¿ski, è una persona fuori dall'ordinario: tra i primissimi deportati di Auschwitz-Birkenau, incarcerato meno di due mesi dopo l'apertura del lager voluto da Heinrich Himmler, Edek ha visto nascere e crescere la macchina del genocidio ma non si dà mai per vinto. Nel 1944, sebbene il Terzo Reich si avvicini alla sconfitta, nei campi di sterminio il massacro continua a pieno ritmo. Il 24 giugno, Mala e Edek riescono a fuggire grazie a un travestimento: comprando l'aiuto di un ufficiale nazista Edek recupera un'uniforme da SS e, con Mala vestita da prigioniero, esce dal campo esibendo un permesso falso. Purtroppo il loro sogno di libertà naufragherà presto: ricatturati sul confine polacco, in circostanze ancora oggi non del tutto chiare, Edek e Mala vanno incontro con coraggio al loro destino. Una favola «senza lieto fine, come talvolta accade alle favole vere». Una storia d'amore dai contorni leggendari, inspiegabilmente e ingiustamente dimenticata, che la giornalista Francesca Paci ricostruisce per la prima volta in tutti i suoi aspetti grazie a fonti attinte dall'archivio del museo statale di Auschwitz, documenti dell'epoca e testimonianze dirette dei pochi sopravvissuti.

«Con il consueto approccio rigoroso, documenti, testi, scrittura alta, equanimità, Francesca Paci strappa all'oblio Mala ed Edek.» Gianni Riotta, La Stampa

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About the author

Francesca Paci

Francesca Paci (Roma, 1971), dopo essersi occupata di cronaca locale a Torino, è stata corrispondente per “La Stampa” da Gerusalemme e da Londra. Nel 2007 ha condotto la trasmissione televisiva Nirvana. Ha vinto il premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, il Premiolino Giovani, il Premio Colombe d’oro per la Pace e nel 2015 il Premio Internazionale Maria Grazia Cutuli. Nel 2008 ha ricevuto dal Quirinale l’onorificenza di Commendatore per l’impegno nella comprensione di “culture e tradizioni etnico-religiose diverse”. Tra le sue pubblicazioni: L’Islam sotto casa. L’integrazione silenziosa (Marsilio, 2004), Il sonno della ragione (Marsilio, 2004), Islam e violenza. Parlano i musulmani italiani (Laterza, 2006), Dove muoiono i cristiani. Dall’Egitto all’Indonesia, viaggio nei luoghi in cui il cristianesimo è una minoranza perseguitata (Mondadori, 2011), Se chiudo gli occhi muoio (Editrice La Stampa, 2015).

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