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Utopia è una parola greca che si cercherebbe invano nei lessici del greco antico: come tutti sanno, la parola utopia è un conio moderno che risale alla geniale e fortunatissima intuizione di Thomas More. Eppure i greci antichi hanno pensato l’utopia: da Omero a Esiodo, da Aristofane a Platone a Luciano, i greci immaginano senza posa l’altrove, ciò che ancora non è e che si vorrebbe che fosse. Questo libro tenta di indagare in che termini questo processo di costruzione del possibile si è realizzato, partendo da Omero e giungendo fino ai primi secoli della nostra era.

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About the author

Michele Napolitano

Michele Napolitano è professore ordinario di Lingua e letteratura greca presso l’Università di Cassi- no e del Lazio Meridionale. I suoi interessi di studio si concentrano soprattutto sul teatro comico e satiresco di quinto secolo; sulla lirica arcaica e tardo-arcaica; su problemi di musica e di metrica e su questioni di ricezione del classico, specie in ambito storico-musicale. Si occupa anche di scuola: del 2017 un libro sul liceo classico edito per i tipi della Salerno. Dal 2014 al 2020 è stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Chigiana di Siena.

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