Italo Zannier
Italo Zannier (Spilimbergo, 1932), dopo gli studi di architettura e di pittura, si è dedicato alla fotografia (dal 1952) ed è stato un pioniere della storia della fotografia in Italia. Tra i fondatori del Gruppo friulano per una nuova fotografia (1955), interessato a ricerche sociologiche e ambientali, ha lavorato dapprima in Friuli (1952-65) e successivamente su tutto il territorio nazionale, dedicandosi in particolare alle coste e ai monti grazie a un’importante committenza da parte dell’ENI
(1967-76). Impegnato nell’insegnamento universitario dal 1960, ha collaborato con diverse riviste (“L’architettura. Cronache e storia”, “Camera”, “Foto magazine”, “Popular photography”) e ha curato “Fotologia. Studi di storia della fotografia” e “Fotostorica. Gli archivi della fotografia”. È membro, tra l’altro, della Société européenne d’histoire de la photographie; ha collaborato a diverse esposizioni internazionali (La fotografia, in Paesaggio mediterraneo, Siviglia, Expo, 1992; la sezione di fotografia in The Italian Metamorphosis, New York, Guggenheim Museum, 1994, e Wolfsburg, Kunstmuseum, 1995; L’io e il suo doppio. Cent’anni di ritratto fotografico in Italia, Venezia, Biennale, 1995) ed è autore di numerosissimi saggi di storia e tecnica della fotografia. La sua inesausta attività e il suo pensiero critico hanno formato intere generazioni di fotografi e di studiosi.