È la notte del 2 ottobre 1968 a Città del Messico, mancano dieci giorni all’inizio dei giochi olimpici messicani. In piazza delle Tre Culture, nel quartiere di Tlatelolco, l’esercito interviene per reprimere le manifestazioni studentesche. Il bilancio è di oltre duecento morti e di centinaia di arresti. Tradotto per la prima volta in italiano, ’68 è l’appassionante memoir di Paco Ignacio Taibo II sulla stagione della contestazione in Messico dalla nascita del movimento di protesta, con l’occupazione di scuole e università, fino alla repressione dello Stato e al sanguinoso epilogo. Taibo II, che era membro della Commissione sciopero nella facoltà di Scienze politiche, ritaglia nella sua memoria un collage di ricordi personali che disegnano i giorni esaltanti e tragici della ribellione e forniscono all’autore lo spunto per una riflessione sulle virtù e sui limiti del movimento studentesco messicano.
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Italian -
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Sobre el autor
Paco Ignacio Taibo II
Paco Ignacio Taibo II (Gijón 1949), narratore, giornalista, storico e fondatore del genere neo-poliziesco in America Latina. Tra le sue opere più importanti ricordiamo i romanzi che vedono come protagonista l’investigatore privato Héctor Belascoarán Shayne e i suoi saggi su Che Guevara (Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Ernesto Che Guevara, 1997) e Pancho Villa (Un rivoluzionario chiamato Pancho, 2007). I suoi libri sono pubblicati in ventinove paesi e una dozzina di lingue. Ha vinto il Premio Planeta in Messico, il Premio Bancarella in Italia, il Premio 813 in Francia e tre volte il Premio Dashiell Hammett.