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Questa raccolta di liriche si veste di sole, che del lume della mente è il simbolo brillante; l’allegorica icona di un abbraccio inscindibile tra forma e contenuto, o ancor prima tra significante e significato: ovvero, tra sole e mente. La mente si rende spirito e carne al contempo, perché riflette su sé stessa e sul suo potere in tutte le diramazioni possibili di contemplazione e pure di azione, di pràxis, che riesce a concepire tramite la sua autodeterminazione di tendenza desiderante, di òrexis, che ne muove le inclinazioni senza mai rischiare di condizionarne l’equilibrio. L’autrice rappresenta e dà voce pratica ed estetica a un pensiero intuitivo ed etico che osserva il mondo circostante con uno sguardo puro, incontaminato, eppure intimamente vicino e accudente verso chi e cosa richiami la sua attenzione. Così gli occhi della mente si muovono limpidi, attraverso quattro stadi dirimenti per articolare il brainstorming a cui il linguaggio metrico impone la limpidezza di un ordine fermo ma mai acquiescente, anzi armonico e in costante fervore, quale nucleo in delicato equilibrio del caos. La mente intesa come nucleo gemello di quello solare, quindi, che mentre s’infuoca – nell’atto di pensare senza sosta – illumina dall’alto tutto ciò che ha attorno: proprio come fa realmente il sole, che le entra negli occhi; e il lume della ragione entra metaforicamente nello sguardo di chi osserva l’altro da sé: tramite un riverbero di sole menti che risuonano, rintoccano e s’illuminano insieme, l’una grazie all’altra. Dopo l’ottima accoglienza riservata alla sua raccolta d’esordio, L’incoscienza sensibile, Maria Sole Sanasi d’Arpe compone una raccolta di poesie perturbanti, caratterizzate dalla limpidezza dei metri e da una ricca architettura interna di echi e richiami, che garantisce l’approdo a un’unità eccentrica, personale, capace di alleviare il dolore e di aprire la mente, come un’illuminazione.

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Sobre el autor

Maria Sole Sanasi D'Arpe

Maria Sole Sanasi d’Arpe esordisce ventenne da giornalista pubblicista su «Sette» del «Corriere della Sera»; collabora con vari quotidiani occupandosi di politica culturale, umanesimo scientifico, geopolitica e stragismo. Dal 2020 partecipa al programma Passato e presente di Paolo Mieli in onda su Rai3, per cui cura tematiche di filosofia, letteratura, storia e politica internazionale. È relatrice al Salone del Libro di Torino in tema di sviluppo sostenibile quale componente del Consiglio Direttivo del World Food Programme Italia. Nel novembre 2020 esordisce con la raccolta poetica L’incoscienza sensibile, con prefazione di Massimo Cacciari, che ha ottenuto il Premio Camaiore Opera Prima, il Premio speciale SIAE under 35; il Premio «Tra gli ultimi del mondo» e il Premio Laurentum. Nel 2023 pubblica il saggio Muta a piedi. Quaderni pratici e teoretici dalla pandemia alla guerra, con prefazione di Pietro Grasso ed è autrice della prefazione della nuova edizione de Il giovane Lenin di Lev Trotskij. Tiene lezioni su poesia e nuovo umanesimo presso vari atenei. Per i suoi meriti professionali ha ricevuto il riconoscimento «La città delle donne».