In questo saggio si esamina il frammento B52 di Eraclito di Efeso (“La vita è un fanciullo che gioca, che sposta i pezzi sulla scacchiera: reggimento di un fanciullo”) e se ne mostra l’influenza e la ricorrenza nella storia della filosofia.
Dopo una breve introduzione al pensiero eracliteo, si passa all’analisi del frammento in chiave greca attraverso le quattro figure principali che vi compaiono (aiòn, pais, pesseia, basileia).
Affrontando una lunga serie di autori diversi che lo hanno studiato (da Filone Alessandrino a Ippolito Romano, da Nietzsche a Fink, da Cacciari a Severino) si evidenzia come la peculiarità del frammento risieda non solo in quelle quattro figure principali, bensì anche nel carattere di gioco che ne fa da sfondo. In questo senso, lo scopo è quello di riportare a galla un modo di interpretare il pensiero eracliteo che fa del gioco non solo il perno attorno a cui ruota la sua filosofia ma anche il suo modo di vivere nel mondo.
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Idioma
Italian -
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Sobre el autor
Jacopo Nero Verani
Jacopo Nero Verani si laurea nel corso triennale di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano nel 2019, con una tesi sul frammento B52 di Eraclito e le conseguenti interpretazioni nella storia della filosofia con relatore il professor Giuseppe Girgenti. Studioso di cultura classica e preclassica, è impegnato nel medesimo ateneo in un progetto di tesi magistrale incentrato sul dio greco Pan, dallo sfondo mitologico alla psicanalisi.