Il libro nero dell'umanità
La cronaca e i numeri delle cento peggiori atrocità della storia
Matthew White
Si può scrivere una storia universale delle atrocità? E se ne può stilare una classifica? Come confrontare misfatti avvenuti in tempi e contesti tanto diversi? Secondo Matthew White, bibliotecario statunitense, ricercatore indipendente specializzato in «atrocitologia», un criterio perfetto non c'è, dunque non rimane che il nudo numero delle vittime: come dice l'autore, «il numero di cui si ha sempre voglia di discutere». Utilizzando le migliori fonti di statistica storica, e compiendo uno studio comparativo senza precedenti, White ricostruisce così i cento avvenimenti più sanguinosi, per un totale di mezzo miliardo di morti, dalla seconda guerra persiana del V secolo avanti Cristo fino al Congo e al Sudan dei nostri anni, passando per decine di eventi meno noti: quanti di voi avrebbero immaginato al sesto posto la rivolta ottocentesca dei Taiping in Cina, con venti milioni di vittime? A ciascuna «atrocità» White dedica un capitolo, e in ogni capitolo avvolge i numeri grezzi con una cronaca militare, politica e sociale di grande utilità e ricca di aneddoti e curiosità inedite, spesso intrisa di ironia e sarcasmo verso l'umana crudeltà e stupidità. Faceto, profondo, duramente realistico, mai ideologico - sfidiamo i lettori a intuire le simpatie politiche dell'autore! - eppure sempre schierato dalla parte delle vittime, Il libro nero dell'umanità, già in corso di traduzione in una dozzina di Paesi, promette di appassionare in tutto il mondo non solo gli amanti della storia, ma chiunque nutra dubbi sulle nostre «magnifiche sorti e progressive».
Detalles de eBook
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Editor
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Idioma
Italian -
Idioma official
English -
Fecha de publicación
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Contador de páginas
875 -
Colección
Sobre el autor
Matthew White
Matthew White vive a Richmond in Virginia e ha lavorato per vent'anni come bibliotecario. Ha iniziato a pubblicare online il suo atlante storico del XX secolo nel 1997 e con questo ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti fin dalla prima era di Internet. Il suo database di statistiche sulle atrocità dell'uomo si è subito affermato come la sezione più visitata e citata dell'atlante. Negli anni, è entrato in contatto con i maggiori studiosi mondiali e le sue ricerche sono state citate in oltre cinquanta libri e ottanta articoli a carattere storico.