La più rigorosa articolazione del pensiero di Slavoj Žižek.
«Il pensatore più pericoloso d'Occidente.»
The New Republic
«Žižek è come Socrate sotto steroidi… un'intelligenza che toglie il fiato»»
Terry Eagleton
«Il pensatore preferito dalla giovane avanguardia intellettuale europea.»
The Observer
Se con gli ultimi lavori ci aveva abituato a interventi sui temi politici e sociali più urgenti, ora Slavoj Žižek abbandona l’attualità (ma lui non sarebbe d’accordo: pensare è sempre attuale) e ci affida Il sesso e l’assoluto: niente di meno che una cornice metafisica alla sua intera opera – cioè quanto di più prossimo possibile all’esposizione di un sistema filosofico, a una risposta alle grandi questioni della libertà e della realtà (dunque del bene e della verità). Žižek ci fornisce un sistema, dunque? Sì, ma non se per «sistema» si intende una nuova visione positiva e realista dell’universo. Certo, Il sesso e l’assoluto è un monumentale edificio basato sull’idealismo tedesco, la psicanalisi lacaniana e le più recenti acquisizioni della fisica, punteggiato da tutti i riferimenti alla cultura (cinematografica, letteraria, musicale) dell’onnivoro filosofo sloveno, ma in ultima analisi ci consegna un’impasse, un gesto intralciato nel proprio compiersi, una «superficie non orientabile», un «negativo» che è alla base dell’orizzonte stesso delle nostre esistenze. Per compensare la dissoluzione di ogni pienezza trascendente abbiamo elevato un edonismo sfrenato a nuovo assoluto: ma il tentativo è destinato a fallire. Eppure, proprio da quell’«Assoluto fallito» che è il cuore della nostra epoca è possibile riconsiderare Storia e psiche, collettivo e individuale, in una direzione politicamente e ontologicamente innovativa.
«Il pensatore più pericoloso d'Occidente.»
The New Republic
«Žižek è come Socrate sotto steroidi… un'intelligenza che toglie il fiato»»
Terry Eagleton
«Il pensatore preferito dalla giovane avanguardia intellettuale europea.»
The Observer
Se con gli ultimi lavori ci aveva abituato a interventi sui temi politici e sociali più urgenti, ora Slavoj Žižek abbandona l’attualità (ma lui non sarebbe d’accordo: pensare è sempre attuale) e ci affida Il sesso e l’assoluto: niente di meno che una cornice metafisica alla sua intera opera – cioè quanto di più prossimo possibile all’esposizione di un sistema filosofico, a una risposta alle grandi questioni della libertà e della realtà (dunque del bene e della verità). Žižek ci fornisce un sistema, dunque? Sì, ma non se per «sistema» si intende una nuova visione positiva e realista dell’universo. Certo, Il sesso e l’assoluto è un monumentale edificio basato sull’idealismo tedesco, la psicanalisi lacaniana e le più recenti acquisizioni della fisica, punteggiato da tutti i riferimenti alla cultura (cinematografica, letteraria, musicale) dell’onnivoro filosofo sloveno, ma in ultima analisi ci consegna un’impasse, un gesto intralciato nel proprio compiersi, una «superficie non orientabile», un «negativo» che è alla base dell’orizzonte stesso delle nostre esistenze. Per compensare la dissoluzione di ogni pienezza trascendente abbiamo elevato un edonismo sfrenato a nuovo assoluto: ma il tentativo è destinato a fallire. Eppure, proprio da quell’«Assoluto fallito» che è il cuore della nostra epoca è possibile riconsiderare Storia e psiche, collettivo e individuale, in una direzione politicamente e ontologicamente innovativa.
Detalles de eBook
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Editor
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Idioma
Italian -
Contador de páginas
672 -
Traductor
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Colección
Sobre el autor
Slavoj Žižek
Slavoj Žižek (Lubiana, 1949) insegna nella sua città natale e in vari atenei americani ed europei. È autore di moltissimi volumi, tra i quali, tutti usciti per Ponte alle Grazie, La nuova lotta di classe (2016), Disparità (2017), Il coraggio della disperazione (2017), Come un ladro in pieno giorno (2019), L’incontinenza del vuoto (2019), Dal punto di vista comunista (2020), Virus (2020), Il nano e il manichino (2021), Hegel e il cervello postumano (2021), Guida perversa alla politica globale (2022), Il sesso e l'assoluto (2022).