La prima inchiesta in Italia su abusi sessuali
e omertà nel mondo dello sport.
Un libro dirompente,
che squarcia un velo di ipocrisia
su fatti avvenuti e accertati a tutti i livelli
“Impunità di gregge porta alla luce fatti ed eventi totalmente
sconosciuti al grande pubblico del mondo più mafioso
e omertoso che esista in Italia, molto più di quelli
della politica, della finanza e della Chiesa: lo sport.”
Dalla prefazione di Marco Travaglio
“C’è un discorso di responsabilità e di credibilità
e si può pensare di istituire un numero verde
per segnalare certi episodi insieme all’impegno
del Coni nel costituirsi parte civile
nei procedimenti penali relativi a questo ambito.”
Giovanni Malagò, presidente del Coni, 8 novembre 2017
Dal 2017 sono stati celebrati
oltre quaranta processi
a carico di tesserati per abusi sessuali
all’interno del mondo sportivo.
Il Coni non si è mai costituito parte civile.
Non è stato istituito alcun numero verde.
La violenza sessuale, gli abusi, le molestie sono una realtà dello sport in Italia come all’estero; non di tutto lo sport ma di una parte importante. Nessuna federazione di casa nostra prevede però l’obbligo di radiazione per chi commette abusi e violenze.
Come dimostra Daniela Simonetti in questa sconvolgente inchiesta, le regole sembrano fatte apposta per tollerare e coprire le violenze sui tesserati da parte di altri tesserati – dal bullismo alla pedofilia alle molestie sessuali –, che pure sono diffusissime. E documentate.
I numeri ufficiali (limitati agli illeciti sportivi o penali che riescono a bucare il muro dell’omertà) parlano di ottantasei casi censiti dalla Procura generale del Coni dal 2014 al 2019 e di oltre venti processi all’anno avviati dalla magistratura ordinaria (che si concludono regolarmente con pene detentive dai tre ai sei anni) a carico di tecnici tesserati. I quali però continuano il “lavoro” di prima come se nulla fosse accaduto, essendo esentati dall’obbligo di presentare il certificato penale.
Attorno ai cattivi maestri ci sono dunque anche pessimi adulti che banalizzano le azioni criminali, spacciandole come normali, e lasciano sole le vittime, che spesso non denunciano per paura di non essere credute e per vergogna.
Che questo libro serva a rompere il muro di omertà e dare coraggio alle federazioni sportive di guardare dentro sé stesse e denunciare ogni forma di violenza in difesa dei giovani e dello sport.
e omertà nel mondo dello sport.
Un libro dirompente,
che squarcia un velo di ipocrisia
su fatti avvenuti e accertati a tutti i livelli
“Impunità di gregge porta alla luce fatti ed eventi totalmente
sconosciuti al grande pubblico del mondo più mafioso
e omertoso che esista in Italia, molto più di quelli
della politica, della finanza e della Chiesa: lo sport.”
Dalla prefazione di Marco Travaglio
“C’è un discorso di responsabilità e di credibilità
e si può pensare di istituire un numero verde
per segnalare certi episodi insieme all’impegno
del Coni nel costituirsi parte civile
nei procedimenti penali relativi a questo ambito.”
Giovanni Malagò, presidente del Coni, 8 novembre 2017
Dal 2017 sono stati celebrati
oltre quaranta processi
a carico di tesserati per abusi sessuali
all’interno del mondo sportivo.
Il Coni non si è mai costituito parte civile.
Non è stato istituito alcun numero verde.
La violenza sessuale, gli abusi, le molestie sono una realtà dello sport in Italia come all’estero; non di tutto lo sport ma di una parte importante. Nessuna federazione di casa nostra prevede però l’obbligo di radiazione per chi commette abusi e violenze.
Come dimostra Daniela Simonetti in questa sconvolgente inchiesta, le regole sembrano fatte apposta per tollerare e coprire le violenze sui tesserati da parte di altri tesserati – dal bullismo alla pedofilia alle molestie sessuali –, che pure sono diffusissime. E documentate.
I numeri ufficiali (limitati agli illeciti sportivi o penali che riescono a bucare il muro dell’omertà) parlano di ottantasei casi censiti dalla Procura generale del Coni dal 2014 al 2019 e di oltre venti processi all’anno avviati dalla magistratura ordinaria (che si concludono regolarmente con pene detentive dai tre ai sei anni) a carico di tecnici tesserati. I quali però continuano il “lavoro” di prima come se nulla fosse accaduto, essendo esentati dall’obbligo di presentare il certificato penale.
Attorno ai cattivi maestri ci sono dunque anche pessimi adulti che banalizzano le azioni criminali, spacciandole come normali, e lasciano sole le vittime, che spesso non denunciano per paura di non essere credute e per vergogna.
Che questo libro serva a rompere il muro di omertà e dare coraggio alle federazioni sportive di guardare dentro sé stesse e denunciare ogni forma di violenza in difesa dei giovani e dello sport.
Detalles de eBook
-
Editor
-
Idioma
Italian -
Fecha de publicación
-
Contador de páginas
240 -
Colección
Sobre el autor
Daniela Simonetti
Daniela Simonetti è una giornalista dell’Ansa. Ha fondato la prima associazione italiana contro gli abusi sessuali nello sport, Il Cavallo Rosa/ChangeTheGame (changethegame.it). L’associazione raccoglie le confidenze delle vittime di atti sessuali nel mondo dello sport accompagnandole nel difficile percorso di denuncia davanti agli organi di giustizia ordinaria e sportiva.
Dal settembre 2018 a oggi l’associazione ha presentato, per conto di vittime di reati di abusi sessuali su minori in ambito sportivo, sei esposti alle Procure federali con conseguente adozione da parte degli organi di giustizia della sospensione di un istruttore e la radiazione di altri due.
Dal settembre 2018 a oggi l’associazione ha presentato, per conto di vittime di reati di abusi sessuali su minori in ambito sportivo, sei esposti alle Procure federali con conseguente adozione da parte degli organi di giustizia della sospensione di un istruttore e la radiazione di altri due.