«Ci sono molti modi di vivere la moto, tanti quanti sono i modi di vivere la propria vita. Credo che la cosa più bella del mondo sia condividere le proprie convinzioni con qualcuno a cui si vuole bene, e la moto può essere il mezzo perfetto per farlo, perché in definitiva è un modo molto piacevole per imparare a crescere e ci permette di essere noi stessi al cento per cento. Così, ho scritto questo libro per raccontarvi alcune cose che ho cercato di imparare vivendo con passione la moto: l’umiltà, l’amicizia, la fiducia nel prossimo, la diligenza, l’attenzione, ma anche l’ottimismo, la tenacia, il coraggio e soprattutto la consapevolezza che se davvero si è dato il massimo, alla fine una soluzione si trova sempre, qualunque sia il problema.» Roberto Parodi «Okay, vi è andata bene, per questa volta papà non vi ha stressato più di tanto, ma preparatevi: avete tutto un libro davanti e se a un certo punto vi rompete e lo volete mollare, be’, avrete tutta la nostra comprensione. Perché? Semplice: perché noi siamo i due figli che sono stati vittime (non sempre consenzienti) di questi esperimenti pedagogici sulle capacità educative della moto. In pratica, ci siamo andati di mezzo noi due!» Pietro e Vittorio Parodi
Detalles de eBook
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Editor
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Original text
true -
Idioma
Italian -
Idioma official
Italian -
Fecha de publicación
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Contador de páginas
208 -
Colección
Sobre el autor
Roberto Parodi
Roberto Parodi è ingegnere, scrittore e giornalista. Libero pensatore, più decadente che snob, si sente moderatamente conservatore con episodiche scivolate verso l'anarchia. Ha compiuto grandi viaggi overland in moto attraversando l'Africa, l'Asia e il Sudamerica alla scoperta di luoghi remoti e avventurosi dove la componente tecnica del mezzo si fondeva con l'avventura letteraria. Queste strade lo hanno ispirato nella scrittura di molti suoi libri e romanzi, dal Cuore a due cilindri a Scheggia, Controsole, Chiedi alla strada e Tropico dei perdenti. Incidentalmente ha anche condotto programmi televisivi di viaggio come Born To Ride sulle reti Mediaset e Diario della motocicletta su RAI2 ed è stato direttore della rivista Riders per diversi anni. In continua evoluzione, è facile incontrarlo a Milano come in Africa, alla guida del leggendario Naftone, una vecchia Range Rover Classic azzurra. Come per tutti i viaggiatori overland, il suo futuro può sempre cambiare verso nuove sfide, ma certamente non su una stramaledetta auto elettrica.