La scrittura come scoperta è un saggio filosofico che indaga sul ruolo svolto dalla scrittura tanto nella creazione letteraria quanto nella formazione del pensiero. Per far questo è necessario interrogarsi sulla natura propria della scrittura, sui suoi connotati di fondo, sulle implicazioni che presenta, analizzando autori di diversa provenienza, le cui riflessioni, al di là dei limiti disciplinari, possono offrire un significativo riscontro all’idea di scrittura che qui viene presentata. Non c’è autore che non concordi con il principio generale di Vilém Flusser, che sosteneva: “è solo scrivendo che, con sorpresa, si scopre quello che volevamo scrivere”. Tuttavia di una cosa siamo sicuri: che l’essenziale si trovi ancora al di là della scrittura. L’inesprimibile è il centro invisibile a cui essa si rivolge, anche se scrivere non è rivelare, ma nascondere, ovvero “un’arte di rivelare la verità mediante la sua dissimulazione” (Leo Strauss).
Detalles de eBook
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Editor
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Idioma
Italian -
Fecha de publicación
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Contador de páginas
230 -
Colección
Sobre el autor
Antonio G. Balistreri
Antonio G. Balistreri (1955) ha studiato filosofia a Palermo e ha conseguito il dottorato di ricerca in Teoria della politica a Torino. Ha insegnato lettere e filosofia ed è stato lettore di lingua e cultura italiana presso diverse università straniere. Si è occupato principalmente di filosofia della cultura e di tematiche riguardanti l’antropologia filosofica, collegata alla filosofia dell’esistenza, sviluppando in particolare il concetto di filosofia come terapia dell’esistenza umana. Tra le sue pubblicazioni: Filosofia della konservative Revolution (2004), La terapeutica filosofica (2004), Prendersi cura di se stessi (2006), Solitudine (2021),mentre tra i testi di filosofia politica va menzionato il suo contributo in volume collettaneo con scritti di Bodei, Cacciari, Veca ed altri Für einen öffentlichen Geist der Stärke, in R. Benedikter (a cura di) Italienische Politikphilosophie (2016), edito in italiano con il titolo Lo Stato e lo spirito pubblico nella tradizione politica italiana (2011).