Il volume segue il percorso di Carlo Quartucci nei primi venti anni della sua attività teatrale, fra il 1959 il 1979, con uno sguardo fi nale che si spinge fi no ai primi anni Ottanta: dall’esperienza nel teatro universitario di Roma alla Compagnia della Ripresa, al Festival beckettiano di Prima Porta, alla Biennale di Venezia con Zip e alle collaborazioni con la Rai di Torino; dall’incontro con Jannis Kounellis alla prima de Il lavoro teatrale a Venezia, ai viaggi nel Camion bianco per le periferie di mezza Italia e all’avvio della collaborazione con Carla Tatò. Attraverso l’indagine della ricerca “irrequieta” di Quartucci, si incontreranno i grandi temi che hanno acceso il panorama teatrale dell’epoca: l’arrivo di Samuel Beckett sulle scene italiane, il rapporto fra teatro di ricerca e istituzioni, la ridefi nizione del concetto di attorialità e di regia, il montaggio come metodo compositivo di una nuova scrittura scenica, il rapporto con le tradizioni popolari, la defl agrazione del teatro verso altri linguaggi (Radio e TV innanzitutto) e il decentramento teatrale. L’ampio riferimento alle fonti orali raccolte dall’autrice guiderà, inoltre, il lettore alla scoperta dei racconti dei protagonisti – compagni di strada, spettatori, critici – di quella stagione teatrale.
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Idioma
Italian -
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Sobre el autor
Donatella Orecchia
Donatella Orecchia insegna Discipline dello spettacolo all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. È storica del teatro moderno e contemporaneo e studiosa di storia orale. Fra i suoi volumi: La prima Duse (2007), Il critico e l’attore (2003), Memorie sotterranee (con Livia Cavaglieri, 2018). Coordina il progetto Ormete (oralità, memoria, teatro) e dirige il portale di catalogazione “Patrimonio orale”, per una memoria orale del teatro.