Sohrāb Sepehri
Sohrāb Sepehri nato a Kāshān nel 1928 e morto a Tehran nel 1980, è uno dei massimi poeti persiani contemporanei. Dopo aver compiuto gli studi nella città natale, nel 1948 si trasferisce a Tehran – spinto dal grande amore per la pittura che, insieme alla poesia, nutrirà la sua vita artistica – dove si diploma all’Accademia di Belle Arti; comincia così a viaggiare all’estero per farsi conoscere come pittore, risiedendo per lunghi periodi a Parigi. Da sempre interessato alle vie mistico-sapienziali, a partire dagli anni Sessanta esplora l’Oriente in cerca di un Sapere capace di dissetare la propria ricerca spirituale. Nel 1965 pubblica il poema Sedā-ye pā-ye āb (Il suono dei passi dell’acqua) che, insieme alla successiva silloge Hajm-e sabz (La dimensione verde, 1967), segna la parte centrale e più significativa della sua attività poetica. Nel frattempo continua a collaborare con varie gallerie europee e americane. Tornato in patria, nel 1977 pubblica la sua intera opera poetica in un unico volume intitolato Hasht ketāb (Otto libri). Colto da un male incurabile, si spegne a soli cinquantuno anni, mantenendo uno stile di sobrietà e discrezione sino all’ultimo. Alla sua celebre lirica Indirizzo è ispirato il film Dov’è la casa del mio amico? del regista Abbas Kiarostami.