Tutte le mattine la stessa storia. Michele non vuole andare a scuola. È sempre triste, agitato, solitario. I suoi genitori non sanno più che fare. Il padre, importante avvocato, è perfino irritato dalla ritrosia e dalla timidezza di quel ragazzino, così diverso da lui. Ma finalmente un giorno Michele riesce a sfogarsi, e la radice del problema viene alla luce. A scuola c'è un gruppetto di prepotenti che lo tormenta. Brutti scherzi, insulti, continue umiliazioni. Inizia così un percorso parallelo che coinvolge la piccola vittima e, inaspettatamente, suo padre verso la guarigione e la consapevolezza: quello sguardo lucido che l'io narrante conquista faticosamente dentro di sé nello sforzo di aiutare il figlio, lasciando affiorare i ricordi di quando proprio lui era il prepotente della scuola. Ada e Carla Fonzi, madre e figlia, rispettivamente psicologa e sceneggiatrice, hanno costruito una vera e propria parabola terapeutica: una storia drammatica e profondamente autentica, più convincente ed efficace di un testo teorico perché condotto con la forza della narrazione in prima persona, privilegiando il sentire rispetto al capire, lo sguardo sulla vita rispetto all'approccio disciplinare. La chiave per sconfiggere i prepotenti consiste nel disinnescare la rete di relazioni malate - compagni, insegnanti, famiglia - che si cristallizzano intorno alla vittima e al carnefice, due ruoli nient'affatto prestabiliti, ma spesso intercambiabili: anche il bullo nasconde un disagio profondo, che cerca di risolvere con la violenza gratuita e i soprusi che infligge agli altri. Il racconto non può che chiudersi con un finale aperto: perché se il problema è per sua natura più complesso di quanto sembri, anche la soluzione e il percorso per arrivarvi saranno altrettanto articolati e nient'affatto scontati.
Détails du livre
-
Éditeur
-
Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
-
Nombre de pages
139 -
Collection