Massimo Troisi rivive in questo libro nel suo fascino esuberante, nella sua erotica bellezza partenopea capace di un’empatia spontanea con chiunque incontrasse. Attore-autore irriverente e scanzonato, la sua simpatia ha accompagnato la ricerca di una personale solitudine, rifugio dalla malattia e dai dolori famigliari che ne hanno segnato la sensibilità. Troisi comincia giovanissimo a dedicarsi al teatro, diventando punto di riferimento per tanti giovani di San Giorgio a Cremano che vivevano all’ombra di Napoli, fino all’incontro con Lello Arena e Enzo De Caro con cui forma negli anni Settanta il trio La Smorfia, per un clamoroso successo in palcoscenico che lo rivela prima della trionfale consacrazione televisiva. Il cinema sarà per lui un lungo pedinamento amoroso, una nuova curiosità che dopo il successo di
Ricomincio da tre si rinnova in film che sono cult movie della comicità italiana, come Non ci resta che piangere e Le vie del signore sono finite, e negli incontri con Roberto Benigni, Ettore Scola e Marcello Mastroianni. Le battute di Troisi ottengono un effetto folgorante, scoraggiano le attese degli spettatori, capovolgono i luoghi comuni. Nel 1994, il suo cuore generoso e malandato smette di battere il giorno dopo la fine delle riprese del film Il postino, che sarà candidato a cinque premi Oscar, l’ultima scommessa vinta. Matilde Hochkofler compone una biografia intensa come il romanzo di una vita, arricchita dalle conversazioni personali con Massimo Troisi, dalle testimonianze di amici e colleghi artisti e da materiali inediti qui raccolti per la prima volta.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Collection
À propos de l'auteur
Matilde Hochkofler
Matilde Hochkofler è nata a Verona e vive a Roma. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato
Isa Miranda (1978), Scrivere il cinema. Suso Cecchi d’Amico (1988), Marcello Mastroianni.
Il gioco del cinema (2001), Anna, lo spettacolo della vita (2005), Anna Magnani. La biografia (2013). Ha raccolto i suoi scritti su fotografia e arti visive in Flash rubati (2003) e Le regole del gioco (2006). Ha collaborato con il Centre Georges Pompidou di Parigi e i Musei Capitolini di Roma. Ha curato numerose mostre su personalità e momenti del cinema italiano: Anna Magnani, Cesare Zavattini, Totò, Luigi Zampa, le riviste “Hollywood” e “Cinema”. Ha realizzato per Rai3 il programma televisivo in cinque puntate Ridere all’italiana (1987) e ha collaborato
a Passione Magnani (2019) per Arte, presentato a Cannes Classics. Scrive di arti visive su Alias,
il magazine del sabato di il manifesto.