Flagello biblico, responsabili di avvelenamenti di massa o simbolo di rinascita postbellica: fin dagli albori l'umanità ha rinunciato a dare una definizione scientifica di «erbaccia», cambiando etichetta a seconda delle mode e della cultura dell'epoca. Prendendo avvio proprio da questo dato di fatto, l'autorevole botanico inglese Richard Mabey scrive la prima storia culturale di queste creature che vivono ai margini della società vegetale, così importanti per il sistema immunitario del pianeta, preziose per le loro proprietà curative, belle per le forme e i colori, eppure così strenuamente combattute dall'uomo che le ha sempre considerate pericolosi invasori dei suoi spazi. È proprio questa visione frutto di luoghi comuni che Mabey intende ribaltare: attraverso pagine colte e raffinate, ricche di informazioni erudite e reminiscenze personali e artistico-letterarie, l'autore compie una riflessione che trascende i confini della botanica e approda alla filosofia, mettendo in luce l'affinità esistenziale tra noi e le erbacce, quel comune spirito di adattamento e quell'istinto di sopravvivenza che dovrebbero indurci a riconoscere in loro delle compagne di vita da amare, dal destino saldamente intrecciato al nostro.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Langue d'origine
Anglais -
Date de publication
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Nombre de pages
349 -
Collection
À propos de l'auteur
Richard Mabey
Richard Mabey è il più famoso botanico inglese, curatore di fortunate rubriche sui giornali e alla Bbc. Tra i suoi numerosi saggi c'è Flora Britannica, che il Times ha eletto la miglior guida naturalistica mai pubblicata. Vive in un cottage del 1600 nella campagna inglese del Norfolk.