Ritanna Armeni, Cristina Marconi et 14 autres
![Il giardino delle mosche](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/550985/product/2ee1b275ce61c3c35e0ad86cd921679a9fe843.jpg?1720205418)
«Viene in mente Memorie del sottosuolo di Dostoevskij». Alberto Sebastiani, La Repubblica
«Il libro lascia senza fiato [...] Ogni paragone con la romanzeria media sarebbe fuori luogo. Oltre a fare squadra a sé, Tarabbia gioca in un’altra categoria, quella poco affollata dei fuoriclasse». Alessandro Gnocchi, Il Giornale Tra il 1978 e il 1990, mentre in Unione Sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, Andrej Čikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi più orrendi almeno cinquantasei persone. Le sue vittime – bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne – avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della società o non si sapevano adattare alle sue regole. Erano insomma simboli del fallimento dell’Idea comunista, sintomi dell’imminente crollo del Socialismo reale. Questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei più feroci assassini del Novecento attraverso la visionaria, a tratti metafisica ricostruzione della confessione che egli rese in seguito all’arresto. E fa di più. Osa raccontare l’orrore e il fallimento in prima persona: Čikatilo, infatti, in questo libro dice «io». È lui stesso a farci entrare nella propria vita e nella propria testa, a raccontarci le sue pulsioni più segrete, le sue umiliazioni e ossessioni. Il giardino delle mosche è un libro lirico e crudele allo stesso tempo: la storia di un’anima sbagliata, una meditazione sul potere e la sconfitta e, soprattutto, una discesa impietosa fino alle radici del Male.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
336 -
Collection
À propos de l'auteur
Andrea Tarabbia
Andrea Tarabbia è nato a Saronno nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, Il demone a Beslan (Mondadori, 2011, poi Bollati Boringhieri, 2021), Il peso del legno (NN, 2018) e Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri, 2019, Premio Campiello). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov per Voland, e nel 2021 ha selezionato e curato, per Il Saggiatore, l’antologia Racconti di demoni russi. Il suo libro più recente è Il Continente bianco (Bollati Boringhieri, 2022). Vive a Bologna.