NOME: Gigi
COGNOME: Berté
CAPIGLIATURA: già brizzolata
TAGLIA: (troppo) large
PENSIERO: sottile
INTELLIGENZA: spessa
PIANTA PREFERITA: paulonia
PUNTUALITÀ: lombarda
GELOSIA: calabra
VIZIO CHE NON HA PIÙ: fumo
VIZIO CHE HA SEMPRE: mangiare molto
INSOFFERENZA 1: locali affollati
INSOFFERENZA 2: andare per negozi
STILE (secondo la Patty): antiquato
STILE (secondo la Marzia): classico
Alberto, amore mio... aiutami! Uccideranno anche me...
Così riporta una lettera che viene dal passato.
È firmata Diana Meyer, e risale al 1976, ma il professor Alberto Sorrentino la riceve solo quarant'anni dopo, e per pura fatalità.
Che fine ha fatto la bella austriaca che, in un infuocato agosto caprese, il professore ha immensamente amato?
Non era stato facile dimenticarla. Dopo il suo brusco e inspiegabile abbandono, l’aveva odiata per anni, ma ora quella lettera drammatica sbriciola le sue certezze. Forse Diana ha dovuto lasciarlo?
Per mettere in pace il cuore e la coscienza, il professore si rivolge all'amico Gigi Berté, invitandolo a Capri.
Per il commissario con la coda la sfida è ardua: la vicenda è complicata da molteplici aspetti psicologici e le persone coinvolte sono poco propense a parlare. Inoltre, lavorare fuori dalla sua area di competenza limita la sua libertà d’indagine, già di per sé difficile perché i fatti sono lontani nel tempo.
I misteri antichi dell’Isola Azzurra e la sua sfibrante bellezza catturano anche Berté, che esorcizza le sue paure scrivendo racconti e telefonando all’amata Marzia.
Ma quando il passato ritorna e colpisce ancora nel presente, tingendolo di rosso, Berté, con la sua abilità e i suoi metodi anticonvenzionali, riesce a ricostruire l’intricata vicenda, fino al colpo di scena finale.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Langue d'origine
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
224 -
Collection
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Série
À propos de l'auteur
Emilio Martini
Dietro lo pseudonimo di Gigi Berté si nasconde un vicequestore aggiunto in carne e… coda brizzolata, che opera in un commissariato italiano. Anche dietro il nome Emilio Martini si cela qualcuno in carne e… penna: due sorelle scrittrici, Elena e Michela Martignoni, che conoscono bene il commissario, sono milanesi e frequentano da anni la Liguria. Insieme hanno scritto i romanzi storici Requiem per il giovane Borgia, Vortice d’inganni, Autunno rosso porpora e Il duca che non poteva amare, e i gialli con protagonista il commissario Berté La regina del catrame, Farfalla nera, Chiodo fisso, Doppio delitto al Miramare, Il mistero della gazza ladra, Invito a Capri con delitto, Il ritorno del Marinero, Ciak: si uccide, Il paese mormora, Il caso Mariuz, Vent’anni prima, Il botto, Sfida a Berté e L'uomo del Bogart Hotel, oltre alle raccolte I racconti neri del commissario Berté e Talent Show.