La regina che amava la libertà
Storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma Barocca
Annarosa Mattei Strinati
Claudio Strinati
Una donna indipendente e anticonformista, una figura controversa e affascinante.
Fin dal momento della sua nascita, Cristina di Svezia è destinata a due cose: a essere grande e a essere diversa. Figlia amatissima dell’impetuoso e colto re Gustavo II Adolfo della dinastia dei Vasa, viene educata come un principe, in aperta controtendenza rispetto ai radicati pregiudizi del tempo. Controversa e irriverente, scandalosa e geniale, Cristina scelse di disobbedire alle leggi di un mondo ancora troppo antico per accettare una personalità multiforme come la sua. Regina bambina a soli sei anni, assetata di libri e di cultura, trasformò Stoccolma nell’Atene del Nord. Trattò alla pari intellettuali e re ed ebbe tra i suoi maestri Cartesio, il filosofo più celebrato e discusso d’Europa. Rifiutò il matrimonio per essere libera ed elaborò il concetto di libertà per poter essere se stessa. Tutta la sua vita, sospesa fra governo, intrighi, passioni e meraviglie, fu la personificazione di un ossimoro. Il mondo però non la capì mai. Così Cristina preferì rinunciare alla corona e trasferirsi a Roma, città universale di linguaggi e culture diverse, dove fu seconda solo al papa.
Annarosa Mattei narra il cammino di una donna che ha segnato l’intero Grand Siècle, il Seicento, con l’audacia di scelte imprevedibili, anomale, enigmatiche. Della mitica Cristina racconta le lotte, l’insofferenza, gli errori, per svelare come abbia recitato la sua difficile parte in commedia di regina senza regno oltre ogni convenzione.
Fin dal momento della sua nascita, Cristina di Svezia è destinata a due cose: a essere grande e a essere diversa. Figlia amatissima dell’impetuoso e colto re Gustavo II Adolfo della dinastia dei Vasa, viene educata come un principe, in aperta controtendenza rispetto ai radicati pregiudizi del tempo. Controversa e irriverente, scandalosa e geniale, Cristina scelse di disobbedire alle leggi di un mondo ancora troppo antico per accettare una personalità multiforme come la sua. Regina bambina a soli sei anni, assetata di libri e di cultura, trasformò Stoccolma nell’Atene del Nord. Trattò alla pari intellettuali e re ed ebbe tra i suoi maestri Cartesio, il filosofo più celebrato e discusso d’Europa. Rifiutò il matrimonio per essere libera ed elaborò il concetto di libertà per poter essere se stessa. Tutta la sua vita, sospesa fra governo, intrighi, passioni e meraviglie, fu la personificazione di un ossimoro. Il mondo però non la capì mai. Così Cristina preferì rinunciare alla corona e trasferirsi a Roma, città universale di linguaggi e culture diverse, dove fu seconda solo al papa.
Annarosa Mattei narra il cammino di una donna che ha segnato l’intero Grand Siècle, il Seicento, con l’audacia di scelte imprevedibili, anomale, enigmatiche. Della mitica Cristina racconta le lotte, l’insofferenza, gli errori, per svelare come abbia recitato la sua difficile parte in commedia di regina senza regno oltre ogni convenzione.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
384 -
Collection
À propos de l'auteur
Annarosa Mattei Strinati
ANNAROSA MATTEI vive e svolge a Roma le sue attività. Semiotica, teoria della letteratura, autori, movimenti e generi dell’Ottocento e del Novecento italiani costituiscono i percorsi della sua ricerca. Ha pubblicato tre romanzi negli Oscar Mondadori: Una ragazza che è stata mia madre (2005); L’archivio segreto (2008); Il sonno del Reame (2013). Con La lepre Edizioni di Roma ha pubblicato: L’enigma d’amore nell’occidente medievale (2017), con cui ha vinto nel 2017 il Premio Capalbio, e Sogno notturno a Roma 1871-2021 (2021).
Si occupa di promozione del libro e della lettura sui social e sul suo sito web, www.annarosamattei.com.
Si occupa di promozione del libro e della lettura sui social e sul suo sito web, www.annarosamattei.com.
Claudio Strinati
Claudio Strinati è uno degli esperti d’arte più autorevoli e noti in Italia, tra i maggiori conoscitori del Seicento italiano. Nel 2010 ha ideato la mostra su Caravaggio alle Scuderie del Quirinale che, con enorme successo di critica e pubblico, è tra le esposizioni più viste di sempre nel nostro Paese. Nel 2014 ha vinto il Premio Capalbio. Ha all’attivo moltissime pubblicazioni scientifiche, tradotte in francese e in inglese. Ha lavorato per il Ministero per i beni culturali e ambientali ed è stato soprintendente per il polo museale romano tra il 2001 e il 2009. Collabora con diversi quotidiani e ha uno spazio fisso sullo Huffington Post.