La Rivoluzione francese costituisce, insieme a quelle olandese e inglese del XVII secolo, il coronamento della lunga evoluzione economica e sociale che ha reso la borghesia padrona del mondo. All’interno della società francese, infatti, prende piede una forte classe borghese, che inizia a elaborare una propria ideologia e a formare i quadri di una nuova società. Ma da dove nasce questa classe e come si rafforza nel contesto sociale? Lo storico Albert Soboul ricostruisce in maniera accurata e originale l’evento che segna l’inizio dell’epoca moderna, nella ferma convinzione che, in ultima analisi, la Rivoluzione si spieghi con una contraddizione fra i rapporti di produzione e il carattere delle forze produttive. Per Soboul la Rivoluzione segna la fine di tutto un ancien régime e di un ormai arcaico rapporto di produzione, di un ampio arco di storia in fase degenerativa, con la sua aristocrazia corrotta e un istituto monarchico pletorico e in dissesto, ma che vede nascere anche nuove, ben caratterizzate, coscienti e polemiche forze produttive.
Détails du livre
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Éditeur
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Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
494
À propos de l'auteur
Albert Soboul
Albert Soboul (1914-1982) è stato uno storico francese, tra i maggiori esperti della Rivoluzione francese. È stato direttore dell’Institut d’histoire de la Révolution française, copresidente della Société des études robespierristes e direttore della rivista “Annales historiques de la Révolution française”. Res Gestae ha pubblicato Sanculotti e contadini nella Rivoluzione francese (con G. Lefebvre, G.E. Rudé, R.C. Cobb, 2015).