I giorni del Coronavirus segnano un cambiamento: si parla di un “dopo” come si è fatto per le grandi tragedie che hanno afflitto l’umanità. Anche la scuola non può sottrarsi a questa ridefinizione degli obiettivi, dei mezzi, delle strategie per poter vivere insieme una vita serena. Come sarà la scuola dopo il Coronavirus? L’occasione che ci si presenta è importante per ripensare la didattica, la valutazione, il rapporto tra strumenti e contenuti e soprattutto la relazione educativa: una relazione fisica, corporea, che è proprio ciò che ci manca in modo così lacerante in questi giorni di isolamento. Il primo giorno di scuola dopo l’emergenza non dovrà essere semplicemente un ripartire ma un rifondare la scuola, un ripensarla a partire dall’insostituibilità della relazione di contatto tra insegnanti e allievi.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
23 -
Collection
À propos de l'auteur
Raffaele Mantegazza
Insegna Scienze pedagogiche presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca. Organizza corsi e incontri di formazione per insegnanti, studenti, genitori, personale sanitario, educatori. Tra i suoi ultimi libri con Castelvecchi, Narrare l’inizio. Gravidanza, parto, nascita tra natura e culture (2017), Finire un po’ prima. Riflessioni pedagogiche sul suicidio (2017), Narrare la fine (2018), Lettera a un neonazista (2019) e La scuola dopo il coronavirus (2020).