Le conferenze di La Paz sono una summa dell’interpretazione marxiana di Enrique Dussel, che dischiude una conoscenza dell’opera di Marx libera dagli schemi con cui è stata interpretata per tutto il Novecento. Quel Marx ormai «non vale nulla, ed è morto: i manuali dell’Unione Sovietica sono morti, e anche i critici di questi manuali». Il filosofo del Capitale diventa, così, il filosofo del XXI secolo. Un tempo dove essere sfruttato con un salario è diventato un privilegio, perché la maggioranza è semplicemente esclusa dalla globalizzazione, mentre il capitale «arriva fino all’ultima tribù dell’Africa vergine». Marx è l’unico ad aver elaborato le categorie «per fare una critica economica del sistema per cui soffriamo», e il primo a spiegare la distruzione dell’ambiente con il tasso di profitto. Un nuovo Marx da leggere attraverso un nuovo concetto di Modernità, diverso da quello eurocentrico che parte dal Rinascimento e va verso il Nord. L’Occidente «è centro perché ha una periferia», e così la geografia di Dussel è una geografia umana che guarda anche al Sud del mondo: «Io la chiamo mondiale».
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Collection
À propos de l'auteur
Enrique Dussel
Filosofo e teologo argentino, naturalizzato messicano, è stato costretto all’esilio in Messico nel 1975. Professore di Filosofia presso l’Università Autonoma Metropolitana di Città del Messico, acceso critico dell’eurocentrismo, ha insegnato in molte università ed è riconosciuto a livello internazionale per il suo impegno politico e sociale. È tra i fondatori del movimento Filosofia della Liberazione, che mette al cuore del pensiero critico l’etica e la filosofia politica, ed è anche tra i pionieri della Teologia della Liberazione. Castelvecchi pubblicherà le sue opere. Dopo 14 tesi di etica (2019), di prossima uscita sono Etica della liberazione, Erotica della liberazione e Pedagogica della liberazione.