Platone in collina Nel fumo di settembre

Platone in collina

Nel fumo di settembre

È un romanzo di formazione, in cui il personaggio egemone, una fanciulla fantasiosa, dialoga con Platone. Gli eventi procedono in una situazione di crescente tensione emotiva fino al raggiungimento della scoperta dell’Eros; ciò accade, prima sotto le false spoglie della Maschera poi, caduto il Simulacro, sotto quelle concrete del Volto. Il percorso di crescita si sviluppa a partire da un’infatuazione immaginaria e/o fittizia, per arrivare all’esaltante consapevolezza della passione reale, entro una dimensione talvolta onirica. Come sottofondo c’è una natura che si fa sostanza proprio nella sua evanescente consistenza olfattiva e più in generale sensoriale. È appunto in un ambito di prorompente, conturbante e intensa sensualità che l’azione prende forma. I fatti si incentrano sulla vicenda esistenziale della protagonista che vive la sua evoluzione, insieme intellettuale ed emotiva, in un inscindibile rapporto di fattori concettuali ed accrescitivi strettamente intrecciati tra loro. Si tratta quindi di un’educazione sentimentale, condotta sullo sfondo di un contorno familiare imprescindibile per determinare le radici ed il sostrato di un iter evolutivo. Tragitto pregnante nel sottobosco magmatico di sentimenti confusi in una stagione della vita fondamentale come l’infanzia prima e l’adolescenza poi, luoghi di plasmazione e sviluppo dell’età adulta. Su tre percorsi narrativi strettamente intrecciati, si articola il cammino della figura centrale del racconto che, dall’abbaglio dell’Apparenza, giunge alla consapevolezza del Vero. Sono rappresentati simboli e archetipi di un discorso universale, unica via per accedere a valori certi e non fittizi del vivere, per sfuggire la banalità dell’esistenza. Dalla dimensione del quotidiano si accede all’universale. È infine possibile individuare almeno due filoni interpretativi con temi altamente emblematici in entrambi: una rappresentazione figurale e paradigmatica con possibilità di lettura metaforica nel primo, aspetti più visivi e plastici nel secondo. Si presta quindi a vari livelli di lettura.

Détails du livre

À propos de l'auteur

Angì Perniola

Angì Perniola, nata ad Asti, ha insegnato italiano e storia negli istituti superiori di secondo grado. Si è occupata della mentalità tradizionale nella cintura di Asti. Ha pubblicato con Mimesis Masca Zulina (2014). Attualmente è caporedattore della rivista Agalma.