Il sessantacinquenne Saleh Omar è un mercante di mobili di Zanzibar, richiedente asilo in Inghilterra.
Come un Sindbad dei giorni nostri, Saleh lascia una terra dove il genio del male si è incarnato in governanti ladri pronti a ogni forma di moderna violenza politica: campi di concentramento, armi e uno stuolo di cortigiani.
Al suo arrivo a Londra, all’aeroporto di Gatwick, Saleh mostra un visto non valido, rilasciato in patria da un suo parente e acerrimo nemico, Rajab Shaaban Mahmud. A Saleh è stato consigliato di fingere di non capire una parola di inglese, per cui l’assistente sociale che ha preso in carico il suo caso si trova costretta a chiedere la consulenza di un esperto di kiswahili, uno dei dialetti dell’Africa orientale: per ironia della sorte, l’interprete è Latif Mahmud, il figlio di Rajab, l’avversario di Saleh. L’uomo ha tagliato ogni ponte con la sua famiglia di origine dagli anni ’60, quando ha chiesto asilo come rifugiato in Inghilterra, dove vive nella nostalgia della sua terra.
Saleh si trova ora faccia a faccia con Latif in una cittadina inglese sul mare. Entrambi rifugiati, con un’origine e un destino ad accomunarli.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Collection
À propos de l'auteur
Abdulrazak Gurnah
Abdulrazak Gurnah è premio Nobel per la Letteratura 2021. Ha scritto i romanzi Memory of Departure, Pilgrims Way, Dottie, Paradiso (finalista al Booker Prize e al Whitbread Award, nuova edizione La nave di Teseo 2022), Admiring Silence, Sulla riva del mare (selezionato per il Booker Prize e finalista al Los Angeles Times Book Award, La nave di Teseo 2021), Il disertore (finalista al Commonwealth Writers’ Prize, nuova edizione La nave di Teseo 2022), Cuore di ghiaia (La nave di Teseo 2023) e Voci in fuga (selezionato al Walter Scott Prize e finalista all’Orwell Prize for Fiction, La nave di Teseo 2022). È professore emerito di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Vive a Canterbury.