«Bryson non ha eguali nella sua capacità di mettere in ginocchio una cultura in un modo così divertente e affettuoso che chi viene ridicolizzato ride troppo per poter offendersi.»
The Wall Street Journal
«Lo spassoso pellegrinaggio di Bill Bryson attraverso la sua infanzia negli anni Cinquanta nel cuore dell'America è un tesoro nazionale. È pieno di intuizioni, arguzia e malvagie fantasie adolescenziali.»
Tom Brokaw
Cosa significa crescere nell’America degli anni Cinquanta? Molte cose sorprendenti, se a raccontarle è Bill Bryson, il brillante autore di Breve storia di (quasi) tutto, che ha il dono di saper trasformare un’infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi, nello Iowa rurale che ancora non conosce le grandi catene di centri commerciali e che ancora conserva una sua intatta, serena individualità. Popolato di luoghi e figure indimenticabili, l’ambiente familiare della tranquilla Des Moines in cui è cresciuto l’autore, persa nelle grandi pianure del Midwest, non è solo il paradigma di un’America felice, innocente e poco consapevole. È l’osservatorio privilegiato per raccontare l’involontario umorismo di una nazione che la Seconda guerra mondiale ha lasciato più ricca e più energica, ma che vive nell’ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell’ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. McCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce con un tocco di nostalgia la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.
The Wall Street Journal
«Lo spassoso pellegrinaggio di Bill Bryson attraverso la sua infanzia negli anni Cinquanta nel cuore dell'America è un tesoro nazionale. È pieno di intuizioni, arguzia e malvagie fantasie adolescenziali.»
Tom Brokaw
Cosa significa crescere nell’America degli anni Cinquanta? Molte cose sorprendenti, se a raccontarle è Bill Bryson, il brillante autore di Breve storia di (quasi) tutto, che ha il dono di saper trasformare un’infanzia felicemente normale in un percorso di formazione irto di ostacoli tragici e spassosi, nello Iowa rurale che ancora non conosce le grandi catene di centri commerciali e che ancora conserva una sua intatta, serena individualità. Popolato di luoghi e figure indimenticabili, l’ambiente familiare della tranquilla Des Moines in cui è cresciuto l’autore, persa nelle grandi pianure del Midwest, non è solo il paradigma di un’America felice, innocente e poco consapevole. È l’osservatorio privilegiato per raccontare l’involontario umorismo di una nazione che la Seconda guerra mondiale ha lasciato più ricca e più energica, ma che vive nell’ossessione dei comunisti e della bomba H, e che sembra crogiolarsi nell’ingenua convinzione che il futuro a portata di mano sarà strabiliante e colorato come in uno dei film di fantascienza di cui il giovane Bryson è appassionato spettatore. McCarthy e i fumetti, le fiere di paese e Disneyland, i primi cibi precotti e le esplosioni nucleari appena fuori Las Vegas: un catalogo di eventi e ricordi che ricostruisce con un tocco di nostalgia la stagione in cui il mondo coltivava ancora dei sogni.
Détails du livre
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Éditeur
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Langue
Italien -
Langue d'origine
Anglais -
Date de publication
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Nombre de pages
200 -
Collection
À propos de l'auteur
Bill Bryson
Bill Bryson è nato a Des Moines (Iowa) nel 1951. Guanda ha pubblicato Una passeggiata nei boschi, In un paese bruciato dal sole, Una città o l’altra, Diario africano, Notizie da un’isoletta, Breve storia di (quasi) tutto, Vestivamo da Superman, Il mondo è un teatro, Breve storia della vita privata, L’estate in cui accadde tutto, Piccola grande isola e Notizie da un grande paese. Da Una passeggiata nei boschi è stato tratto un film con Robert Redford e Nick Nolte. Il suo sito internet è www.billbryson.co.uk