Barbara Alberti

Barbara Alberti nasce in Umbria, fra angeli e diavoli. Si trasferisce a Roma a 15 anni, si laurea in filosofia con una tesi sul concetto di libertà in J.P. Sartre. Fa amicizia con Dario Bellezza e Cesare Zavattini, che le rivelano il mondo letterario. Le sue opere rovesciano l’immagine tradizionale della donna, del maschio e di ogni sesso. Memorie malvage (1976), Delirio (1978), Vangelo secondo Maria (1979), dove la Madonna si ribella al suo destino, suscitano polemiche e dibattiti con la loro vena umoristica, tragica, provocatoria. Tra le altre sue opere ricordiamo: Il signore è servito, Buonanotte Angelo, Donna di piacere, Mio Signore, Povera bambina, Vocabolario dell’amore, Gelosa di Majakovskij, Sonata a Tolstoj, Non mi vendere mamma. L’ultima è un saggio sul tempo nostro, Tremate, tremate. Le streghe son tornate (2024). È autrice con Amedeo Pagani di sceneggiature per il cinema, quali Il portiere di notte di Liliana Cavani, Melissa P. e Io sono l’amore di Luca Guadagnino, Incompresa di Asia Argento, L’arbitro, L’uomo che comprò la luna e Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca, ma anche di pellicole mainstream, come ...più forte ragazzi! di Giuseppe Colizzi e Io sto con gli ippopotami di Italo Zingarelli. È ospite di talk show radiofonici e televisivi.