Semplice ma ineccepibile per attendibilità e precisione informativa, Nascita della classe operaia di Kuczynski prende le mosse dal passaggio dall’artigianato alla manifattura e quindi alla fabbrica vera e propria, dove l’opera manuale non implica il possesso degli utensili e dove a chi lavora è sottratto ogni potere sui mezzi di produzione. Ma la storia della classe operaia è fin dall’inizio anche la storia della lotta con cui la classe operaia stessa, faticosamente, cerca la via del proprio riscatto. Mentre l’ingegno umano si trasferisce sempre più nella macchina, di cui l’uomo diviene mera appendice, alla classe sfruttata si impone, improrogabilmente, di acquisire una coscienza rivoluzionaria. Merito particolare di Kuczynski è, inoltre, l’aver fatto luce sull’importanza delle differenze storiche tra i diversi Paesi a tradizione industriale: la Francia giacobina – con la Comune –, l’Inghilterra – con la “spinning jenny”, le città del carbone, la rivolta luddista – e gli Stati Uniti – con l’economia schiavista nel Sud e gli “indentured workers” nei centri industriali del Nord – rappresentano già tre situazioni oggettive, tanto distinte fra loro da indurre a riflettere seriamente sulla liceità di ogni giudizio troppo idealmente unitario e indifferenziato.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
246 -
Argomento
Sull'autore
Jürgen Kuczynski
Jürgen Kuczynski (Elberfeld, 1904 - Berlino, 1997), statistico ed economista tedesco, è stato professore di Storia economica presso l’Università Humboldt di Berlino e membro dell’Accademia tedesca delle scienze. Tra le sue opere tradotte in Italia ricordiamo Nascita della classe operaia.