Una montagna, e poi le montagne, i cieli stellati, i boschi, i lupi, i mille colori della neve in Alaska, ma anche i pesci, la risalita del fiume, le immensità delle sterminate pianure e quei tramonti che non finiscono mai… Per Nicola Magrin ritornare alla natura significa ritornare a se stessi, abbandonarsi, dissolversi e infine riprendere forma con lei, dar senso così alla libertà. I suoi paesaggi da personali diventano universali, come universali sono i temi che accomunano parole e immagini di questa bellissima opera illustrata: il viaggio, l’avventura, la solitudine, la wilderness, gli amici sono la linfa di una vita, un’inesauribile tavolozza per i colori dell’anima. Un racconto pittorico in 123 stupefacenti acquerelli, un viaggio spirituale iniziatico. ‘Lassù immerso nei boschi di abeti, cirmoli e larici o al caldo della stufa non vivo sicuramente nessuna pretesa di eremitaggio, piuttosto la volontà di dialogare e di entrare in risonanza con la natura’.
«Aspettavo da anni questo libro di Nicola, che qui esordisce come autore. È un libro poetico e avventuroso, è fatto con l’acqua e parla della ricerca delle proprie sorgenti. Una scoperta per i suoi nuovi lettori e un regalo per noi che già lo amiamo, e lo seguiamo incantati in questo grande viaggio».
Paolo Cognetti
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
256 -
Argomento
-
Collana