Dramma in sette atti pubblicato nel 1925, Anja ed Esther è la prima pièce di Klaus Mann, scritta all’età di diciotto anni e accolta con scandalo per le allusioni all’amore lesbico. La vicenda prende luogo in un antico monastero divenuto riformatorio che conta soltanto sedici pazienti-bambini; i quattro più grandi sono Anja, Esther, Jakob e Kaspar, che abitano quel mondo isolatissimo e malinconico come un guscio, un mondo poetico intessuto di relazioni umane più o meno torbide. Tutto cambia quando il guscio si rompe, e il mondo di fuori fa il suo ingresso nella persona del ballerino Erik, di cui Esther non può che innamorarsi. L’esordio a teatro di Klaus Mann è fulminante, e reso indimenticabile dai suoi quattro giovanissimi protagonisti.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
112 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Klaus Mann
(Monaco di Baviera, 1906 – Cannes, 1949)
Figlio primogenito di Katia e Thomas Mann, nato a Monaco nel 1906, iniziò la sua carriera letteraria come enfant terrible negli anni della Repubblica di Weimar. Dopo il 1933 divenne un importante rappresentante della letteratura tedesca in esilio. I suoi romanzi più importanti vennero scritti nel periodo dell’emigrazione: Sinfonia patetica (1935), Mephisto (1936) e Il vulcano (1937). Morì nel 1949 a Cannes per una overdose di sonniferi.