![Appartenersi Verso un modello complesso di interpretazione del riconoscimento](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/846030/product/a686fef4621d5f20fcacf2f3ba2ccd8f5704b6.jpg?1616065628)
Il bisogno di conoscenza guida da sempre il cammino dell’uomo al singolare e in società. Senza di essa si vivrebbe in preda all’angoscia per i molti rischi cui ci si sente esposti. Conoscere se stessi, l’altro, riconoscerlo sono attività di enorme complessità, sulle quali si costruiscono l’appartenenza, la cittadinanza e i processi di inclusione o esclusione da cui discende la possibilità o meno di essere società, ancor prima che di fare società.
I soggetti diversi da “noi”, se stranieri, sono portatori di un’alterità radicale che provoca istinti di chiusura, se non aggressivi. Disinnescare il dispositivo di misconoscimento e disumanizzazione dell’altro è possibile facendo chiarezza su alcuni concetti relativi alla relazionalità – come identità, alterità, riconoscimento e appartenenza – che, dopo un’eclisse dovuta alla prospettiva individualista e strumentale, stanno tornando a rivelarsi fondamentali. Partendo da questi è possibile ripensare un sociale condiviso e più giusto.
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Italiano -
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Sull'autore
Isabella Corvino
Isabella Corvino è assegnista di ricerca presso la “Sapienza” Università di Roma. Dal 2006 si occupa di ricerca nel campo della mobilità umana, dello sviluppo internazionale, dell’analisi delle politiche e degli studi di genere. Ha collaborato con diversi atenei, tra i quali l’Università degli Studi di Perugia, l’Università degli Studi della Tuscia e l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Negli ultimi anni il focus delle sue ricerche si è concentrato sui concetti di alterità, riconoscimento e integrazione.