La Puglia, e il Salento in particolare, come finis terrae, porta d’Europa, cerniera effervescente tra mondo greco e mondo latino, tra Oriente e Occidente. Prototipo di una nuova socialità interculturale, “metafora totale” di una resistenza a un mondo (a un’Italia) sempre più disumano e volgare, e contro la globalizzazione e il livellamento culturale.
“La mia è una continua e spasmodica ricerca di bellezza, poesia e civiltà nel paesaggio, nella musica, nei volti, nei gesti, nella vita delle genti del Salento, una terra che nonostante gli inevitabili imbarbarimenti di una modernità senza progresso non ha ancora svenduto del tutto l’anima alla cultura dominante del mercato. Non penso che sia migliore di altri posti, ma è il mio posto. Non mi sento isolato. Racconto il Salento perché ne so cogliere sfumature e toni."
Portavoce autorevole del cosiddetto “rinascimento pugliese”, Edoardo Winspeare è un vero e proprio “agitatore” culturale a tutto campo. Non solo sceneggiatore e regista, ma anche talent scout e produttore di giovani cineasti, promotore di rassegne cinematografiche ed eventi musicali e paladino della tutela paesaggistica e ambientale.
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Sull'autore
Marco Rossitti
Marco Rossitti, professore aggregato di Tecniche e linguaggi del cinema, Cinema elettronico e digitale e Cinema e nuovi media per i beni culturali all’Università di Udine, Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. È regista-documentarista e direttore artistico di festival e rassegne del settore cinematografico. Con Mimesis ha pubblicato di recente Bellezza è verità. Il cinema di Edoardo Winspeare (2019).