Alessandro Zardetto, Adriano Monti
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Ciò che mostra il tempo
Stelio Maria Martini e la visualizzazione della scrittura poetica
Dario Giugliano
Questa monografia su Stelio Maria Martini (1934-2016) permette di ricostruire il profilo intellettuale di uno dei maggioripoeti visivi, internazionalmente noto e apprezzato, nonché di focalizzare lo sguardo sul problema della visualizzazione della scrittura: questione complessa che ha modulato carsicamente l’identità della produzione letteraria occidentale, affiorando di quando in quando lungo il corso della sua storia millenaria, dai technopaegnia alessandrini alle ibridazioni verbo-visive delle avanguardie novecentesche.
L’analisi del percorso “poetico” di Martini, che non può prescindere anche da una considerazione della sua notevole produzione critico-teorica, consente di gettare una nuova luce su questo fenomeno, inquadrandolo su un piano non più storico-sociologico, ma ontologico. La fenomenologia di questa singolare eresia letteraria si arricchisce di alcuni scritti inediti dello stesso Martini, che vanno a completare il volume con un corpus antologico di sue riflessioni teoriche.
Dettagli libro
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Italiano -
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Sull'autore
Dario Giugliano
Dario Giugliano insegna Estetica all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dirige la rivista “estetica. studi e ricerche” ed è socio corrispondente della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli. Tra le sue pubblicazioni su questioni vicine a quelle trattate in questo volume, Il discorso sospeso (2003) e Breviario di patafisica (2020). Ha inoltre curato Estetica. Il manoscritto della “Bibliothèque Victor Cousin” (2017) di G.W.F. Hegel.