Contro la vivisezione

Contro la vivisezione

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Pubblicato nel 1875 sulla rivista “Fortnightly Rewiew” con il titolo Falsità comuni sulla vivisezione, questo testo ancora attualissimo mostra come Carroll avesse perfettamente compreso le relazioni tra uomini e animali. Nell’Inghilterra di quegli anni la vivisezione era diventata un problema politico; proprio nel 1875 furono presentati due progetti di legge (a uno collaborò anche Charles Darwin) per regolamentare la sperimentazione sugli animali. Non stupisce che l’inventore del Coniglio Bianco e di tutta la folla sterminata di animali che popolano Alice nel Paese delle Meraviglie si dichiari contrario alla vivisezione, ma quello che sorprende sono gli argomenti filosofici e morali usati per questa presa di posizione. Fin dalle prime righe Carroll confuta le numerose bugie di chi difende la vivisezione, invitando il lettore a confrontarsi non con qualche teoria generale, ma con la propria esperienza quotidiana, in una sorta di lezione condivisa di filosofia morale, secondo cui il nostro modo di trattare le altre specie deve avere un valore etico dal quale non si può prescindere. Il testo non è dunque solo una curiosità letteraria, ma un punto di snodo sulla responsabilità dell’uomo verso la natura, e gli interrogativi sollevati allora, che coinvolsero per la prima volta l’opinione pubblica e non solo pochi intellettuali, restano ancora centrali e non completamente risolti. Questa edizione Elliot è arricchita dall’introduzione del poeta Antonio Veneziani .

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