A partire da un serrato confronto critico con il libro di Wolfgang Streeck Tempo guadagnato, Habermas ci offre una lucida riflessione sullo stato di salute del vecchio continente e delle democrazie liberali che finora ne hanno caratterizzato la facies politica. Analizzando la crisi in cui l’Europa si dibatte da decenni, il filosofo di Francoforte cerca di pensare una possibile via d’uscita che sia capace di evitare il rischio dell’“opzione nostalgica”, quella dei ripiegamenti nazionali o sovranisti. Ripiegamenti che oggi agitano il nostro tempo, ammantati di una retorica populista a sfondo xenofobo. Fra democrazie in bilico e capitalismo sfrenato, Habermas non si stanca di reclamare “più Europa” e di invocare un’unione sovranazionale di partiti progressisti in favore della costruzione europea.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
48 -
Autore della prefazione
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Traduttore
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Jürgen Habermas
Filosofo, storico e sociologo tedesco, è fra i principali esponenti della Scuola di Francoforte. Dal 1971 è stato direttore del Max Planck Institut di Starnberg (Monaco). È professore emerito dell’Università di Francoforte. Castelvecchi ha già pubblicato: Una Costituzione per l’Europa? (2017); Ripensare l’Europa; Democrazia o capitalismo? e Ultima occasione per l’Europa (2019).