Dopo la 180 Critica della ragione psichiatrica

Dopo la 180

Critica della ragione psichiatrica

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Il manicomio chiude. È il 13 maggio 1978. Oltre 100.000 internati devono trovare una nuova collocazione istituzionale e sociale: Alda Merini, poetessa che ha portato nella sua poesia i segni inesorabili di questa riforma, ha attraversato l’intera parabola storica della psichiatria italiana degli ultimi cinquanta anni. Franco Basaglia è generalmente considerato il principale propulsore del cambiamento. Da autodidatta si dedica alla lettura dei classici della fenomenologia e dell’esistenzialismo, ma anche ai testi di Foucault e Goffman, in una radicale messa in discussione del sapere psichiatrico. Le sue riflessioni sfociano in un confronto robusto con la domanda filosofica: cos’è la storia? O meglio la storia della scienza? I suoi frutti si collocano in un orizzonte di senso nel quale è sempre l’uomo la condizione di possibilità della ricerca? La psichiatria, se vale l’etimologia che rivendica, deve delle risposte, per dimostrare con quale risonanza “i matti” son tornati tra “i sani” e quali nodi si celano ancora oggi dietro al dualismo ragione/follia.

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Sull'autore

Silvia D’Autilia

Silvia D’Autilia si è laureata in Filosofia a Milano con una tesi sulla storia della psichiatria. Ha conseguito a Trieste un Dottorato di ricerca sulla psichiatria postmanicomiale e ha svolto attività di docenza universitaria in Psichiatria sociale. Insegna nelle scuole superiori ed è autrice di articoli scientifici riguardanti i nessi tra scienza, soggetto e istituzioni.

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