Il testo rappresenta una novità editoriale assoluta nel panorama della letteratura artistica di inizio Novecento in quanto costituisce la prima monografia che viene dedicata al pittore svizzero Ludwig Kirchner, il fondatore del gruppo artistico Die Brücke, uno dei movimenti più originali dell’Espressionismo tedesco. Scritto nel 1916 dal filosofo Eberhard Grisebach, suo amico e sodale durante gli anni passati a Davos e promotore delle prime mostre pubbliche del gruppo in Germania, ma mai dato alle stampe, presenta con la freschezza e l’immediatezza di uno sguardo contemporaneo carico di entusiasmo e capacità analitica la complessità dell’opera di Kirchner, dal disegno alla scultura, dalla pittura alla litografia, dalla xilografia all’incisione, presentandone in sintesi gli esiti più affascinanti e il grande valore simbolico nel contesto della cultura estetica nel periodo fra le due guerre mondiali.
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Eberhard Grisebach
Eberhard Grisebach (1880 Hannover - 1945 Zurigo) dopo studi di architettura a Darmstadt e a Berlino, dove studia con Rudolf Eucken e Heinrich Wölfflin, insegna filosofia dal 1922 a Jena e dal 1933 a Zurigo. È noto per essere uno dei fondatori, assieme a Karl Barth, della cosiddetta “teologia dialettica”. Matura fin dall’inizio una particolare sensibilità per le nuove espressioni artistiche di inizio ‘900 ed è fra i promotori del gruppo Die Brücke. Fra le sue opere: Kultur als Formung, Gegenwart, Das Moderne in der Kunst, Jakob Burckhardt als Denker, Maler des Expressionismus.