«Tutti gli uomini per natura tendono al sapere». Sono queste le prime parole della Metafisica di Aristotele, e sembrano riassumere il senso stesso della filosofia: l’amore per la conoscenza, la ricerca instancabile di domande e di risposte, l’incessante movimento del pensiero. Ma Aristotele non è stato l’unico filosofo capace di usare in modo così mirabile l’incipit dei suoi libri: come spiega Pietro Emanuele, l’uso preciso e incisivo del linguaggio è una prerogativa di tutti i filosofi, perché «nessuno sa rappresentare un concetto o formulare un problema meglio di loro». E poiché i filosofi sono spesso anche formidabili scrittori, capaci di catturare subito l’attenzione del lettore, le prime parole delle loro opere migliori non sono mai semplici inizi, ma scintille destinate ad accendere la curiosità, perché concentrano in pochi caratteri un pensiero di grande impatto e rilevanza. Da Aristotele a Epicuro, da Cartesio a Voltaire, da Marx a Freud, fino a Jaspers, Ricoeur e Fromm, in questo libro Emanuele ci accompagna in un originalissimo percorso attraverso la storia della filosofia a partire dai suoi incipit più famosi, quelli che hanno acceso grandi dibattiti e stimolato gli interrogativi più profondi, e che ancora oggi non smettono di soddisfare la nostra naturale «tendenza al sapere».
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
286 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pietro Emanuele
Pietro Emanuele è nato a Palermo nel 1948. Professore ordinario di filosofia all’Università di Messina, è autore di numerose opere di carattere scientifico. Con i suoi libri di grande successo, pubblicati da Salani – Cogito ergo sum (2001), I cento talleri di Kant (2003) e Filosofi a luci rosse (2004) – ci ha abituato da tempo alla sua capacità di trasformare una disciplina solitamente considerata per pochi in una piacevole narrazione, capace insieme di divertire e far pensare.